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DuevicePiù s’avvicina il giorno in cui l’assessora Ferri, con la stilosa pacatezza che abbiamo conosciuto in questi mesi, lascerà il suo assessorato, più s’agita il popolo gianguidesco, che ambisce a riassegnare al più presto quella poltrona.
Consci della sonnacchiosa lentezza dei rimpasti gianguidici, tutti cercano il loro posto al sole.
Tutti, soprattutto l’ex assessore e oggi consigliere regionale Giovanni Cavallari.
Per quella poltrona, Johnny ha infatti una sua particolare attenzione… la considera sua, o meglio: destinata al suo gruppo, visto che la Ferri è stata eletta proprio nella truppa cavallariana. 
Così, come vi raccontavo qualche giorno fa (QUI) , Johnny ha avanzato la sua richiesta al Sindaco: un assessorato esterno, che “raddoppiasse” quello della Tullii, e che consentisse a Cavallari di avere due assessori, come l’altro consigliere regionale, Sandro Mariani. 
Quando la notizia s’é sparsa, tra i consiglieri di maggioranza, c’é stato chi ha avanzato la più scontata delle domande, e cioè: chi sarebbe questo esterno?
La risposta, ha avuto lo stesso effetto di un post della Boccia: è saltato tutto.
Sembra, infatti, che Cavallari volesse quella poltrona assessorile per Maurizio Sciamanna, suo fedelissimo, candidato nella lista Bella Teramo, ma capace di portare a casa solo 68 preferenze. 
Vero è che la Ciammariconi fa l’assessore con 197 voti, ma un assessore con 68 preferenze sarebbe stato troppo anche per la gianguideria, anche se lo “stile” di Sciamanna, specie nelle sue epifanie social, si integra perfettamente col livello medio dell’attuale classe di governo.
Tant’è, l’ipotesi assessore esterno sembra ormai saltata, quindi Johnny cambia bersaglio. Anche alla luce delle indefinibili figuracce rimediate dalla “sua sostituta” Miriam Tullii, che ha una sorta di tocco magico, riuscendo a sbagliare praticamente tutto, Cavallari sembra orientato a non chiedere più un secondo assessorato, ma a barattarlo per due “vice”.
Ricordate la storia dei due fustini al posto di uno? Esatto, funziona proprio così: cedere un assessorato per avere due vice.
Già, ma vice cosa?
Il primo è il vicesindaco, carica che Cavallari aveva ricoperto nella prima gianguideria, e che - in questa ipotesi - andrebbe proprio alla Tullii, a “premiare” l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi
Il secondo è il vicepresidente della TeAm, visto che siamo alle porte della nomina del nuovo management della Teramo Ambiente. 
Due vice, per un assessorato. 
Due nomine, per una poltrona.
Due fustini al posto di uno…
ADAMO