Ve lo ricordate il bando per il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Nord?
Quello che calcolava i centesimi in sessantesimi (leggetelo qui) e che venne ritirato, e poi ribandito?
Sì, quello.
Hanno trovato il direttore.
Hanno fatto la selezione e pubblicato la graduatoria finale.
Il nuovo direttore unico è una donna, l’avvocata ascolana Stefania Pastore.
E adesso, lo so, starete pensando: “…e quindi?”
E aggiungerete: “…se ha vinto lei, significa che era la migliore, no?”
Giusto.
Giustissimo.
Sacrosanto.
Infatti, non ho alcuna intenzione di metterne in discussione le capacità… è solo che c’è una curiosità che, come un tarlo, mi impedisce di fare gli auguri di buon lavoro alla nuova direttrice.
Una curiosità che ha un articolo, un numero e una data.
L’articolo 4 del dlgs numero 39 dell’8 aprile del 2013.
Leggiamolo insieme, poi vi dico perché mi incuriosisce.
«E’ inconferibile l’incarico dirigenziale a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche nell'amministrazione o nell'ente pubblico che conferisce l'incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall'amministrazione o dall’ente che conferisce l’incarico».
Quindi, se ho ben capito, se l’avvocata Pastore, dal novembre del 2022 ad oggi, avesse avuto incarichi nel Consorzio di Bonifica, o avesse svolto la sua attività professionale in favore del Consorzio, non potrebbe diventare direttore.
Mi sembra chiaro.
Eppure, il 22 dicembre del 2022, l’allora commissario del Consorzio, Tommaso Valerio, nomina la Commissione giudicatrice per l'affidamento del contratto di appalto dei lavori di "Rifacimento e ampliamento dell'impianto di telecontrollo e telemisura del sistema irriguo consortile”… e tra i membri di quella commissione c’è proprio l’avvocata Pastore.
Così, ad occhio, lo definirei proprio un incarico,
Voi, no?
E ancora: il 10 novembre del 2023, un anno fa, all’avvocata Pastore è stato affidato il mandato per impugnare una sentenza di lavoro sfavorevole per il Consorzio.
E questo, sempre così ad occhio, la definirei proprio un'attività professionale.
Voi, no?
Due le cose: o io non ho capito quello che prevede l’articolo 4…e ci sta, oppure io ho capito bene e l’avvocata Pastore è inconferibile, quindi non può assumere l’incarico.
Voglio saperne di più, quindi da qui, da queste mie poche righe, chiedo alla responsabile del procedimento che ha portato alla vittoria dell’avvocata Pastore, e cioè la signora Antonella Tomassetti, segretaria del concorso: sbaglio o ho ragione?
L’avvocata Pastore è o non è inconferibile?
E ancora; tra i documenti da presentare, avevate previsto un’autocertificazione sull’esclusione delle cause di inconferibilità?
E soprattutto: in quale fase del concorso, e da chi, sono state verificate tutte le documentazioni prodotte dai candidati?
Resto in attesa di una risposta.
L’accetto sia in sessantesimi, sia in centesimi…
ADAMO