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SETTIMANALE DI RICERCA SULLA TRADUZIONE DI POESIA

Poeta: LAWRENCE FERLINGHETTI (1919-2021), Yonkers, New York.

Poeta: LAWRENCE FERLINGHETTI (1919-2021), Yonkers, New York.

THE CANTICLE OF JACK KEROUAC

       1.

Far from the sea far from the sea[a

​​     of Breton fishermen

    the white clouds scudding[b

over Lowell[c

        and the white birches the

       bare white birches[d

 along the blear[e night roads

 flashing by in darkness

       (where once he rode[f

​​​      in Pop’s old Plymouth)

And the birch-white face

      of a Merrimac madonna

    shadowed in streetlight

            by Merrimac’s shroudy waters[g

    – a leaf blown[h

       upon sea wind[i

       out of Brittany

    over endless oceans

IL CANTICO DI JACK KEROUAC

           1.

Lontano dal mare distante dal mare[a

     di Bretagna pescatori

     le bianche nuvole si rincorrono[b

      sopra Lowell[c

         e le bianche betulle il

     nudo bianco sferzare[d

  lungo le velate[e strade notturne

         lampeggiando nell’oscurità

         (dove una volta lui vagabondava[f

     dentro la vecchia Plymouth di Pop)

E il bianco-volto di betulla

     di una madonna di Merrimac

      all’ombra del lampione

 avvolta dalle acque del Merrimac[g

   – una foglia spinta[h

          dalla corrente marina[i

       oltre la Bretagna

       sorvolando infiniti oceani   

NOTE DI TRADUZIONE

a. Far from the sea far from the sea > Lontano dal mare lontano dal mare > Di là dal mare lontano dal mare > Distante dal mare, lontano dal mare > Lontano dal mare distante dal mare: qui riporto alcuni passaggi possibili di traduzione della sezione in evidenza fino a giungere alla soluzione che ho ritenuto essere la più esatta, la più integrabile al senso complessivo dell’intero testo, in modo che, spero, sia chiaro che quando ci si avventura nel versare una poesia in altra lingua non bisogna mai fermarsi alla prima soluzione e come ci si deve staccare gradualmente dal significato della parola per riuscire a seguire l’immaginario del poeta – che poi è l’immaginazione la vera lingua, il linguaggio del poeta, cioè il suo modo di guardare e riportare le cose che vede –, vale a dire le immagini che questo evoca nel testo e queste riprodurre nella lingua di adozione, e ogni scelta, che è sempre personale, deve mirare a questo risultato; quindi, più che tradurre quello che dice il poeta, bisogna tradurre quello che mostra il poeta: solo questo, forse, è possibile fare, perché altre strade sono sicuramente fuorvianti, impraticabili perché allontanerebbero troppo dall’origine, dall’originale;  
b. scudding > correndo > scorrendo > si rincorrono: vedi nota a;
c. Lowell: ritengo sia assolutamente necessario per il traduttore conoscere la biografia del poeta che traduce anche perché ciò permette di apprendere i luoghi famigliari all’autore, natura e paesaggio che lo hanno visto nascere e muovere che, inevitabilmente, si ritrovano nei suoi testi; ma anche i personaggi e gli incontri della sua vita, come in questo passaggio possiamo ritrovare l’immagine concreta della città natale di Jack Kerouac (1922-1969), al quale è dedicato il testo, e fatti che hanno caratterizzato la sua vita;
d. birches > betulla > fustigare > sferzare: vedi nota a;
e. blear > offuscato > appannato > nebbioso > velate: vedi nota a;
f. rode > cavalcò > montò > guidò > andò > vagabondava: vedi nota a e c;
g. by Merrimac’s shroudy waters > dalle acque torbide di Merrimac > dalle acque velate di Merrimac > velata dalle acque di Merrimac > avvolta dalle acque del Merrimac: vedi nota a e c;
h. – a leaf blown > – una foglia soffiata > – una foglia strappata > – una foglia tirata > – una foglia spintaritengo che quello del traduttore di poesia sia un lavoro più vicino a quello dell’archeologo che a quello del letterato perché, come fa l’archeologo appunto, bisogna riportare alla luce il reperto-poesia il più integro possibile, quindi anche la riproposizione dell’aspetto grafico originale rappresenta un momento fondamentale dell’operare, perciò il rispetto della sintassi originale è obbligatorio, come delle sue interpunzioni, anche l’apparente semplice trattino di separazione ha la sua funzione, segni che vanno tutti intesi come annotazioni contrappuntistiche, perché tutto del testo originale, nella sua integralità, deve essere interpretato come fondativo della poesia stessa; 
i. sea wind corrente marina:vedi nota a.

MASSIMO RIDOLFI

ASCOLTA QUI I VERSI IN VERSIONE ITALIANA:https://youtube.com/shorts/AoriJGM7KM0