E tuttavia… e tuttavia non fu nel 1992 che Antonio D’Amore esordì in tv, a Verde Tv. Fu nel 1990, quando fu ospite di Clem Cimini nel suo programma “Era Teramo”, il 5 dicembre. L’occasione dell’intervista fu la pubblicazione di un libro fotografico: “Cara Teramo”, realizzato da D’Amore e stampato dall’editore Nicola De Fabritiis (Demian), presentato poi il 22 dicembre. D’Amore era giovanissimo e faceva il militare (come si capisce bene dai capelli cortissimi), ottavo scaglione 1990. Il libro fu presentato durante una sua licenza. Dopo il Car di Chieti era stato trasferito a Teramo, perché lavorava da quattro anni a “Il Messaggero” e a sua insaputa il caporedattore Francesco Marcozzi aveva scritto una lettera al comandante della caserma, per chiedergli di mandarlo a Teramo, così la sera usciva e andava in redazione. Il libro ebbe un successo enorme, già il 6 gennaio 1991 le mille copie stampate erano esaurite. Clem ricorda che D’Amore è un “giovane straniero”, D’Amore, che ha uno strano tic agli occhi, risponde che ama molto Teramo, come se fosse teramano. Lo sarà, di fatto e di diritto, sempre impegnato come giornalista, direttore di diverse testate, anche televisive. Due anni più tardi su Verde TV Antonio D’Amore condurrà una programma tutto suo: “Il cartellone”.
ELSO SIMONE SERPENTINI