«Dopo aver letto l’articolo di certastampa, ho immediatamente avviato una verifica conoscitiva, per accertare se quel colore fosse o meno previsto tra quelli consentiti dal Piano del Colore del Centro Storico… e quel colore non c’è».
Parole di Valdo Di Bonaventura, assessore al decoro urbano che, pur non avendo competenza diretta sull’edilizia privata, ha voluto controllare se le nostre segnalazioni, relative al palazzo nero dietro all’ex scuola Savini, ovvero a pochissimi metri dall’attuale sede comunale, fossero o meno giustificate. Il responso, sembra chiarissimo «Dalle mie verifiche, quello non è un colore utilizzabile per un palazzo nel centro storico - spiega Di Bonaventura - e della cosa ho subito interessato il collega Cavallari, che ha competenze dirette sull’edilizia, che sta avviando adesso tutta una sua azione sul caso». Dalle verifiche sarebbe anche emerso che, al momento, l’autorizzazione ai lavori rilasciata al proprietario dell’immobile, che è un alto funzionario comunale, non sarebbe ancora scaduta, quindi quel palazzo sarebbe ipoteticamente considerabile “in fase di cantiere”. In realtà, il cantiere sembra ampiamente concluso, ma la questione dei tempi potrebbe avere un ruolo nella vicenda, sia impedendo, per ora, un’eventuale azione diretta da parte del Comune, volta alla modifica di quella colorazione esterna, sia d’altro canto consentendo allo stesso proprietario di intervenire senza dover attendere iniziative del Comune e senza richiedere altri permessi.