Nuova spada di Damocle sul futuro dei balneatori abruzzesi, visto che Bruxelles ha messo in mora il governo italiano che nel Decreto Rilancio ha esteso fino al 2033 le concessioni demaniali marittime attualmente valide. Ma la direttiva Bolkestein recepita dall’Italia nel 2010 prevede la liberalizzazione del settore, con il rischio che le concessioni balneari (anche quelle abruzzesi), possano essere acquistate da gradi gruppi e multinazionali. La Commissione europea ha dato due mesi di tempo per rispondere alle argomentazioni sollevate, dopodiché Bruxelles potrà passare alla seconda tappa della procedura d’infrazione, inviando un parere motivato ed eventualmente comminando all’Italia una sanzione pecuniaria.