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APEMIELESalvare le api per salvare il pianeta. E’ questo lo scopo dell’iniziativa che oggi, nella giornata mondiale delle api, vedrà alle 17 l’inaugurazione a Teramo dell’Oasi delle api in via Porta Reale. Iniziativa del Soroptimist d’Italia club di Teramo, in collaborazione con il Comune di Teramo e Assapira, l’oasi delle Api è un progetto che punta a combattere il decremento della popolazione delle api. Un problema serissimo, che sta mettendo in crisi tutto l’ecosistema. Per questo, l’iniziative teramana, nel corso della quel verrà esposto il busto di Carlo Alberto Iannetti, figura storica dell’apicoltura aprutina, riveste una grandissima importanza.
Conosciute per la loro grande operosità e la produzione di miele, nettare degli dei, le api formano insieme sistemi estremamente complessi all’interno dei quali ogni individuo non lavora per sé ma per la sopravvivenza dell’intera colonia, costituendo una vera e propria società di stampo matriarcale fondata sulla cooperazione. Gli Apoidei, la superfamiglia di insetti dell’ordine degli imenotteri (cui appartengono circa 20.000 specie tra cui una delle più importanti è proprio l’apis mellifera), insieme agli altri insetti pronubi come coleotteri e lepidotteri, forniscono un servizio ecosistemico fondamentale nel promuovere la biodiversità, essendo responsabili della riproduzione di oltre l’80% della flora naturale esistente, erbacea, arbustiva e arborea e favorendo l’impollinazione di più del 75% delle piante coltivate. In questo modo contribuiscono alla produzione di 150 diverse colture agricole che da essi possono dipendere parzialmente o come spesso accade interamente, a garanzia della nostra sicurezza alimentare. Oggi, la famiglia delle api è in serio pericolo. Fino ad oggi, è stato soprattutto il calo nelle popolazioni dell’ape da miele domestica a far parlare di sé, ma la nuova lista rossa europea indica che il 9% di tutte le specie di api del nostro continente è a rischio di estinzione. Nella lista rossa delle api italiane minacciate, pubblicata dalla IUCN nel 2018, delle 151 specie di api native in Italia, 5 sono in pericolo critico di estinzione e non sono state ritrovate di recente, pertanto sono considerate potenzialmente estinte, altre 2 specie sono in pericolo critico, 10 specie sono in pericolo, 4 specie sono vulnerabili (in totale sono quindi 21 le specie a rischio di estinzione) e altre 13 sono prossime ad uno stato di minaccia. I cambiamenti climatici, l’impiego di molecole chimiche di sintesi (, metodi di agricoltura intensiva, invasione di specie aliene ma anche modifiche dell’uso e nella gestione del suolo incidono in modo visibile sulla loro sopravvivenza. Senza contare che verrebbe meno la loro attività di impollinazione, che contribuisce, secondo alcuni studi della Fao, all’incremento della produttività media agricola del 24%. Per molte colture infatti il contributo al settore agricolo delle api mellifere è ben superiore al valore economico dei prodotti apistici.

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