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CABINOVIA1L’immane tragedia accaduta domenica scorsa ha procurato a tutti noi un dolore immenso, sia per il numero delle vittime sia per le motivazioni che, a quanto risulta dai primi esiti delle indagini apprese dalla stampa, avrebbero portato i responsabili della funivia ad adottare manovre illecite o comunque illegittime per evitare che questa si fermasse per il periodo occorrente alla riparazione.

E’ veramente esecrabile sacrificare la sicurezza degli utenti per scopo di lucro, nell’assurda convinzione nel pensare che “....... Tanto non succederà niente”!!
E’ oramai di dominio pubblico la complessità della gestione degli impianti di trasporto a fune, sia sul piano tecnico sia amministrativo: ciò obbliga, ognuno nel proprio ruolo, ad essere rigorosi nel controllo delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e meticolosi nel rilascio di tutte le autorizzazioni e concessioni indispensabili al loro funzionamento.

Con queste motivazioni, oggi ci siamo presentati all’assemblea della Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo convocata per esaminare la situazione dei Prati di Tivo, ma a causa dell’assenza di alcuni degli interlocutori più importanti tra i quali anche la Provincia di Teramo, la riunione è andata deserta.

Non nascondiamo il nostro disappunto poiché riteniamo che, ancora una volta, si sia persa una buona occasione per affrontare e risolvere tutte le questioni inerenti la concessione dei terreni su cui insistono gli impianti di risalita dei Prati di Tivo.
Nel ribadire che L’Asbuc di Pietracamela è cosciente della necessità e dell’urgenza di assumere provvedimenti che possano consentire la riapertura della cabinovia in oggetto per il prossimo periodo estivo, data anche la sua importanza per l’economia del territorio, si riafferma con forza che la concessione dei suoli gravati dall’uso civico, evidentemente, non può che essere accordata a chi ne ha titolo e nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Allo stato attuale appare evidente quante siano le difficoltà, e come la situazione si sia ancor più complicata a causa di una mancata ponderazione dei problemi da parte della Gran Sasso Teramano spa e della conseguente inopportuna accelerazione delle decisioni.
Nonostante ciò l’ASBUC di Pietracamela, come ha sempre dimostrato, è alla costante ricerca di soluzioni che consentano il funzionamento della cabinovia per l’estate 2021, e a tale scopo ha proposto alla Provincia di Teramo (Proprietaria della cabinovia) un incontro a livello esclusivamente tecnico tra i nostri legali e quelli della Provincia finalizzato alla ricerca di soluzioni idonee e rispettose della normativa vigente che, in considerazione dei tempi, si dovrà tenere entro pochissimi giorni.

IL PRESIDENTE ASBUC DI PIETRACAMELA Paride TUDISCO