"Siamo al bullismo sindacale". Schietta e ben motivata arriva la replica del segretario provinciale della FP CGIL Teramo, Pancrazio Cordone, al segretario regionale della Fpl UIL, Alfiero Di Giammartino che oggi ha accusato la Cgil addirittura di "mala fede" per aver scelto di fermarsi nella battaglia giudiziaria contro il Comune di Teramo, decidendo di non opporsi, come fatto da Cisl e UIL, al decreto che ha visto soccombere i sindacati nel ricorso intentato contro l'ente sull'attribuzione delle progressioni ai dipendenti. Cordone respinge ogni accusa di malafede ritenendola non solo "gravissima" ma anche "strumentale". E coglie l'occasione per ricordare a Di Giammartino tutte le trattative sindacali in cui i sindacati non hanno proceduto di comune accordo "senza per questo aver mai accusato l'uno o l'altro sindacato di malafede o altro". E chiosa, richiamando il paesaggio sulla presunta conoscenza, da parte dell'assessore Andrea Core, della volontà della FP CGIL di non voler procedere ancora contro il Comune: "Di Giammartino sfodera anche doti di preveggenza, sostenendo che addirittura Core già sapesse ciò che neanche la Cgil sapeva...Ci auguriamo che, essendo lui un segretario regionale, presti medesime attenzioni su quanto accade nei Comuni di Pescara, Chieti e L'Aquila".