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“Una ragazza diventa donna davanti al coltello.
Deve imparare a conoscerne la lama. La ferita. A sanguinare. A portare la cicatrice senza smettere, in qualche modo, di essere bella e con le ginocchia abbastanza forti da poter strofinare il pavimento della cucina ogni sabato.
Sarai perduta o trovata. Due verità che possono accapigliarsi per l’eternità. Ma cos’è l’eternità se non un’intricata bestemmia? Un cerchio incrinato, lo spazio di un cielo acceso di fucsia.
Se la portassimo giù sulla terra, l’eternità sarebbe un susseguirsi di vette lontane. Una terra nell’Ohio, dove tutti i serpenti nascosti nell’erba saprebbero in che modo gli angeli hanno perduto le loro ali.
Accenderei una candela ora, ma finirei per dimenticare poi di spegnerla, e la mia casa andrebbe in cenere. Un mucchietto di cenere tanto piccolo da farmi dubitare di averne mai posseduta una. Una casa si costruisce dal principio e il mio principio sono Landon e Alka, mio padre e mia madre… “

Nel vasto panorama della letteratura, alcune narrazioni si distinguono per la loro straordinaria capacità di evocare emozioni intense e di lasciare un'impronta indelebile nell'animo del lettore.
E questo incipit offre già un primo assaggio della profondità e della sincerità con le quali sarà sviluppata la narrazione di questo romanzo di formazione che racconta la storia (ispirata alla vita della madre della scrittrice) di Bitty Lazarus, una ragazza che cresce in una famiglia povera e meticcia nell’Ohio degli anni ‘50.
"Il caos da cui veniamo" di Tiffany McDaniel è un'opera che esplora le profondità dell'esperienza umana con una potenza e una poetica singolari.
Il romanzo si presenta come un'immersione in un mondo in cui realtà e immaginazione si fondono, in cui la bellezza e la brutalità si intrecciano in una dinamica tanto opprimente quanto sublime.
Con la sua prosa caratterizzata da una commistione di lirismo e crudezza, Tiffany McDaniel si dimostra capace di trasmutare il dolore in una forma di bellezza struggente.
Le parole, accuratamente selezionate e disposte, creano una melodia ora sommessa e lamentosa, ora intensa ed evocativa, delineando i contorni di un'America rurale e dimenticata.
Una trama decisamente complessa, caratterizzata da una struttura narrativa non lineare e da una pluralità di voci che si intrecciano in una composizione che a tratti può apparire intricata.
In questo scenario i personaggi si muovono come figure la cui esistenza è determinata da forze oscure e ineluttabili.
I personaggi che popolano il romanzo, lungi dall'essere semplici figure di finzione, si rivelano entità complesse e sfaccettate, capaci di suscitare nel lettore un profondo senso di empatia.
Le vicende di Bitty Lazarus e la sua famiglia, intessute di sofferenza e speranza, di legami familiari che si spezzano e si ricompongono attraverso dinamiche intricate, di aspirazioni che si infrangono contro la durezza della realtà, mettono in luce le sfide e le difficoltà che caratterizzano l'esistenza di molti.
Personaggi contraddittori, con paure, momenti di altruismo e debolezze, nei quali chi legge può riconoscere le proprie fragilità e aspirazioni.
La McDaniel non edulcora mai la realtà, ma affronta con coraggio e lucidità temi quali l'abuso, la malattia mentale e le conseguenze devastanti che tali esperienze possono avere sugli individui più vulnerabili, senza peraltro limitarsi a una mera descrizione della sofferenza, ma arricchendola di una sensibilità e di una profondità che inducono il lettore a riflettere sul significato del dolore, sulla sua apparente ineluttabilità e sulla possibilità di trascenderlo.
È doveroso, infatti, precisare che non si tratta di una lettura semplice anche a causa della crudezza di alcune scene e, per questo, è consigliato a lettori adulti e non impressionabili.
L’intenso impatto emotivo che "Il caos da cui veniamo" esercita non si esaurisce con la conclusione del libro, perché si tratta di un romanzo che trasforma interiormente, che costringe a confrontarsi con le proprie emozioni più recondite e con interrogativi fondamentali sulla vita, sulla morte, sull'amore, sull'odio, sul bene e sul male.

*Titolo* : Il caos da cui veniamo
*Autore* : Tiffany McDaniel
*Traduttore* : Lucia Olivieri
*Casa editrice* : Blu Atlantide (2021)
*n. pagine* : 425 (brossura)
*Genere* : Narrativa contemporanea straniera