• FESTA AGRICOLA
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

MANOLADIPASQUALE
Leggo con sconcerto e preoccupazione il comunicato con cui il Sindaco di Crognaleto, Orlando Persia, lancia un grido di dolore che condivido pienamente. È inaccettabile che nel 2025 si continui a pianificare lavori infrastrutturali di questa portata senza alcuna visione d’insieme, senza coordinamento tra enti e, soprattutto, senza pensare alle conseguenze gravissime per le comunità locali.
L’ANAS ha comunicato l’avvio, dal 3 giugno, di interventi di manutenzione sul Ponte Paladini lungo la SS 80, con la chiusura totale del traffico per almeno 60 giorni. Non un cantiere qualunque, ma un blocco completo sull’unica arteria di collegamento tra la Provincia di Teramo e quella dell’Aquila attraverso le aree interne. Un fulmine a ciel sereno che arriva senza alcun confronto preliminare con i territori coinvolti. Nessun piano alternativo credibile. Nessuna attenzione al fatto che quel tratto rappresenta l’unica via praticabile in caso di chiusura del Traforo del Gran Sasso, come accaduto di recente per un incendio in galleria sull’A24.
Mi chiedo e chiedo alle istituzioni: com’è possibile che interventi simili vengano progettati e attuati senza il minimo coordinamento? Contemporaneamente sono in corso lavori anche sulla Strada Provinciale delle Capannelle, aggravando ulteriormente una situazione che definire assurda è un eufemismo. Si tratta di interventi che, in mancanza di una pianificazione condivisa, condannano intere comunità all’isolamento, proprio nel pieno della stagione turistica estiva, quando quei luoghi ritrovano un minimo di vitalità economica e sociale.
La SS 80, la “Strada Maestra del Parco”, è una risorsa essenziale per la sopravvivenza delle aree montane tra Teramo e L’Aquila. Intervenire per garantirne sicurezza e percorribilità è giusto, ma farlo senza garantire alternative reali significa distruggere anziché valorizzare. Significa abbandonare lavoratori, studenti, imprese, cittadini, malati, turisti. Significa – ed è giusto dirlo con chiarezza – minare la tenuta economica, demografica e sociale di questi territori già fragili.Le parole spese in campagna elettorale sul rilancio delle aree interne suonano come un paradosso. Chiudere il Ponte Paladini senza soluzioni efficaci non è “rilancio”: è abbandono. Non possiamo restare in silenzio.
Chiedo alla Regione Abruzzo di intervenire immediatamente e di assumere il proprio ruolo di coordinamento tra ANAS, Provincia, Comuni e tutti gli enti coinvolti. È indispensabile la convocazione urgente di un tavolo tecnico per programmare, in modo condiviso e responsabile, ogni intervento che riguardi le vie di comunicazione dell’Appennino teramano.
Le aree interne non sono territori di serie B. Vanno rispettate, tutelate e ascoltate. Chi ci vive, ci lavora e ci crede ogni giorno ha diritto a mobilità, servizi e dignità. E ha il diritto di non essere tagliato fuori dal mondo da decisioni calate dall’alto, senza logica e senza rispetto.
MANOLA DI PASQUALE
Responsabile enti locali
Partito democratico Abruzzo