L’ultima seduta del Consiglio Comunale ha purtroppo mostrato quanto l’opposizione possa essere distante dal senso autentico delle istituzioni che siamo chiamati a rappresentare. Le accuse di “autoritarismo” e “colpi di mano” sono affermazioni gravi, ma anche strumentali, che cercano di mascherare un dato semplice e inequivocabile: *chi ha scelto di sottrarsi al confronto democratico è stata proprio l’opposizione*.
Il Consiglio era convocato ufficialmente per le ore 13:00, con un ordine del giorno particolarmente ampio e importante.
*La puntualità era stata richiesta e condivisa* nella conferenza dei capigruppo, proprio per affrontare con serietà e responsabilità un ordine del giorno articolato, composto da ben 16 punti, tra cui l’approvazione del Rendiconto 2024, atto fondamentale per la vita amministrativa della città.
Nonostante ciò, l’opposizione si è presentata in ritardo, *pretendendo addirittura di essere avvisata telefonicamente dell’inizio dei lavori*.
Una pretesa surreale, che lascia trasparire più la volontà di costruire un pretesto che una reale esigenza.
Alcune dichiarazioni registrate in aula lo confermano: c’è chi, vicino all’opposizione, si è sorpreso dell’assenza, esclamando “Già se ne sono andati!”. A rafforzare l’ipotesi di una strategia premeditata, c’è anche *la PEC inviata solo un’ora prima dell’inizio della seduta* per richiederne il rinvio.
Forse i consiglieri di opposizione dimenticano che *il Rendiconto 2024 doveva essere approvato per legge entro il 31 maggio.* Senza quell’approvazione, non sarebbe stato possibile assicurare continuità all’azione amministrativa e risposte concrete ai cittadini. Davvero si voleva compromettere mesi di lavoro degli uffici e mettere a rischio i servizi per Giulianova?
Ma c’è di più. Entrati in aula, invece di assumersi le proprie responsabilità, pur essendo stati *più volte invitati a partecipare alla seduta,* *i consiglieri di minoranza hanno preferito restare tra il pubblico*, interrompendo i lavori con interventi non autorizzati e *affermazioni offensive verso alcuni membri della maggioranza.*
Un comportamento grave, lesivo del decoro istituzionale, tanto più in un momento in cui il rispetto reciproco e il senso del dovere dovrebbero guidare ogni rappresentante della città.
Come gruppo *Giulianova Turismo, sentiamo il dovere per conto loro di chiedere scusa ai cittadini* per il tempo perso, per il clima teso, per lo spettacolo indecoroso cui sono stati costretti ad assistere.
Esprimiamo *piena solidarietà al Presidente del Consiglio, al Segretario generale e ai Consiglieri di maggioranza*, che sono stati *attaccati con toni inaccettabili e atteggiamenti aggressivi*, lontani da ogni principio di confronto civile.