C’è un vento favorevole che soffia sui conti pubblici veneziani, e stavolta non si tratta di una metafora. Il 2024 si è chiuso con numeri decisamente positivi per le principali società partecipate dal Comune di Venezia, che vedono una crescita solida in più settori, dalla mobilità urbana alla gestione del demanio marittimo. Ma il vero protagonista, ancora una volta, è il Casinò: la storica casa da gioco veneziana si conferma una gallina dalle uova d’oro, contribuendo in modo determinante alla solidità finanziaria dell’amministrazione comunale.
Il Casinò vola a quota 15 milioni di utile
Nel dettaglio, il Casinò di Venezia ha chiuso l’anno fiscale con un utile netto complessivo di 15 milioni di euro. È importante sottolineare, però, che ben 9 di questi milioni derivano da una plusvalenza legata alla cessione dei terreni del Quadrante Tessera, destinati al progetto del Bosco dello Sport. Al netto di questa operazione straordinaria, l’attività caratteristica – cioè la gestione della Casa da Gioco – ha generato circa 6 milioni di utile reale.
Una parte significativa di questi ricavi è già tornata nelle casse comunali: 4,5 milioni di euro sotto forma di dividendi, cui si sommano ulteriori 6,5 milioni erogati in altri momenti dell’anno. Il messaggio dell’amministrazione è chiaro: la macchina funziona, e il Casinò rappresenta non solo un presidio storico e culturale, ma anche un pilastro economico strategico.
«I ricavi hanno superato le aspettative, sia rispetto al budget che al consuntivo 2023», ha dichiarato l’assessore alle Partecipate Michele Zuin. «Un andamento che ha permesso di portare nelle casse comunali oltre 20 milioni complessivi di beneficio netto».
Una rete di partecipate che regge e si rinnova
Non è però solo la casa da gioco a brillare - sottolineando anche il fatto che stiamo parlando di una delle attività preferite dagli italiani. Anche le altre partecipate hanno chiuso l’anno in attivo, rafforzando la rete economica cittadina. Venezia Spiagge, ad esempio, ha registrato un utile – seppur contenuto – di 16.245 euro, nonostante una stagione segnata da un meteo sfavorevole, con oltre 50 giorni di pioggia su un totale di 120. Il bilancio è stato salvato grazie all’incremento dei ricavi da noleggio attrezzature, al completamento di importanti interventi sugli stabilimenti e all’introduzione di un nuovo sistema per la gestione dei rifiuti.
Ames Spa, la società che gestisce le farmacie comunali e i servizi di ristorazione scolastica, ha chiuso il 2024 con un utile netto di 338.345 euro, mantenendo stabili i suoi ricavi totali a 27 milioni di euro. Si distinguono anche Insula Spa, con un utile che si avvicina agli 800.000 euro, e Venis, società ICT del Comune, che registra un risultato positivo pari a 139.000 euro. Nel comparto trasporti, Actv – cuore pulsante della mobilità lagunare – ha conseguito un utile di 843.000 euro, confermando l’equilibrio raggiunto negli ultimi anni. Più contenuto, invece, il risultato di Vela, con quasi 5.000 euro di utile netto.
Anche il digitale cresce
Accanto alla solidità della sede fisica del Casinò, si sta sviluppando con crescente intensità un mercato parallelo e in piena espansione: quello dei siti di casinò online. Sempre più utenti, infatti, scelgono di vivere l’esperienza del gioco d’azzardo in forma digitale, spinti dalla comodità dell’accesso remoto, dalla varietà dei giochi disponibili e dalla possibilità di partecipare a eventi in tempo reale da ogni angolo del mondo.
Questo trend non rappresenta solo un cambiamento di abitudini, ma una vera e propria rivoluzione nell’intero comparto. In Italia, il gioco online è regolamentato da ADM e sta attirando investimenti significativi anche da parte di grandi brand internazionali. Venezia, con il suo storico marchio legato al Casinò, potrebbe giocare un ruolo strategico anche in questa direzione, eventualmente affiancando l’attività fisica a una versione digitale, capace di espandere l’identità della città nel mondo virtuale.
I numeri parlano chiaro: il mercato dei casinò digitali è in crescita costante e rappresenta una nuova frontiera da presidiare con attenzione, per non perdere competitività rispetto ad altri operatori già attivi.
Una strategia vincente, ma da consolidare
Il successo del 2024 conferma che le partecipate veneziane sono non solo vive, ma in piena forma. Tuttavia, il caso del Casinò rivela anche un aspetto da non trascurare: gran parte degli utili deriva ancora da operazioni immobiliari e straordinarie, più che da crescita organica e costante delle attività.
Per garantire una sostenibilità reale nel lungo periodo, sarà fondamentale investire in digitalizzazione, innovazione e diversificazione delle entrate. Il mondo cambia rapidamente e Venezia, per restare competitiva e autosufficiente, dovrà continuare a evolversi – magari proprio seguendo la scia tracciata dal mondo digitale, che stanno rivoluzionando l’intero settore del gioco.