Negli ultimi tempi, nel nostro Comune assistiamo con crescente preoccupazione a modalità di gestione degli spazi e delle risorse pubbliche che lasciano ampio spazio a dubbi sulla correttezza amministrativa e sull’equità di trattamento tra i cittadini.Ci risulta, ad esempio, che nei locali comunali dell’ex “Centro Link” si svolgano da tempo attività private a pagamento, senza che agli organizzatori — vicini, pare, ad ambienti noti dell’amministrazione — sia stata formalmente rilasciata alcuna autorizzazione o concessione di utilizzo degli spazi pubblici, come invece richiesto e previsto per altri cittadini e associazioni. Chiunque voglia utilizzare quei locali, infatti, deve normalmente presentare domanda scritta, seguire la procedura, attendere l’autorizzazione, pagare eventuali tariffe e rispettare il regolamento comunale vigente. Purtroppo, episodi di questo genere non sono isolati. Già in passato sono emerse situazioni che sollevano interrogativi sul principio di imparzialità che dovrebbe sempre guidare l’azione amministrativa: dall’assegnazione di aree pubbliche, come nel caso del suolo di Piano Grande, agli affidamenti diretti per lavori di manutenzione su impianti sportivi o su mezzi comunali, fino alla gestione dei moduli abitativi post-sisma. In più occasioni si è avuta la sensazione che l’appartenenza a determinate cerchie possa rappresentare un evidente vantaggio. Noi continuiamo a ribadire un concetto semplice: gli spazi e le risorse del Comune sono di tutti i cittadini e devono essere gestiti secondo criteri di trasparenza, imparzialità e rispetto delle norme vigenti. Il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) e le leggi della Repubblica italiana offrono già un quadro chiaro e vincolante che dovrebbe garantire l’uguaglianza di trattamento, evitando qualunque forma di favoritismo o clientelismo. Il nostro gruppo continuerà a vigilare, a denunciare politicamente ogni comportamento non trasparente e a tutelare il diritto di ogni cittadino ad avere un’Amministrazione equa, imparziale e rispettosa della legge.
Ivan Brandimarte
Consigliere Comunale