TERAMO/IL PD: "IL FALLIMENTO DELLA GESTIONE DEL VERDE E' COSA GRAVE"
A 6 mesi ormai dalla scadenza dell’affidamento alla Te.Am., che ha conservato solo una piccola quota della gestione, in gran parte rientrata nelle competenze del comune, è totalmente fallimentare la valutazione sulla gestione del verde pubblico da parte dell’Amministrazione Brucchi.
Una gestione sciagurata come dimostra il drammatico e indecoroso stato di tutte le aree verdi e i parchi gioco su ogni porzione del territorio comunale. Un gestione che conferma in sostanza la totale assenza di programmazione anche in questo ambito di un’Amministrazione che, senza alcuna proiezione a lungo termine, tenta disperatamente e goffamente di sopravvivere a sé stessa giorno per giorno a danno dei cittadini teramani che pagano le conseguenze di questa incapacità.
Di fronte a tale ennesima dimostrazione di inefficienza viene allora da domandarsi per quale ragione, nella piena e assolutamente tempestiva consapevolezza del termine di scadenza dell’affidamento alla Te.Am., non si sia proceduto per tempo ad una programmazione seria degli interventi e delle risorse di cui parti importantissime per il nostro territorio e per la qualità della vita della nostra comunità avevano bisogno, individuando con una gara ad evidenza pubblica aperta a tutti gli operatori un soggetto che potesse gestire il servizio nel rispetto dei principi di trasparenza, efficacia ed economicità?
Riguardo alle attività del verde pubblico, abbiamo registrato invece una gestione scriteriata di questa amministrazione che, dopo il 30 Aprile, ha stanziato a maggio 40.000,00 € in via d’urgenza, 100.000,00 € a giugno per una “garetta” e, da ultimo, a settembre ulteriori “emergenziali” 20.000,00 €, affidando fino ad ora il relativo servizio senza alcuna forma di vera evidenza pubblica e senza rispettare il sacrosanto principio della rotazione degli operatori affidatari di servizi gestiti in economia, con l’effetto ultimo di sottrarre la gestione ad un reale confronto concorrenziale che avrebbe consentito veramente ai cittadini di ricevere un miglior servizio al minor costo. Ma che questa Amministrazione sia allergica alle gare non è una notizia.
Quanto dobbiamo spendere ancora? O meglio, quanto dovranno ancora pagare le famiglie e i cittadini teramani per vivere in una città sempre più priva di una gestione delle aree verdi che le attribuisse un minimo di decoro e le rendesse veramente degne di questo nome? Famiglie e cittadini che avrebbero, invece, il diritto di godere di parchi in cui le erbacce non fagocitino le panchine e non invadano le aree riservate al godimento e in cui i rifiuti depositati nei cestini non rimangano per intere settimane senza essere raccolti.
E continua a non comprendersi poi come mai non si sia proceduto a dare una garanzia ai dipendenti Te.Am. che si occupavano del verde, attraverso la scelta di non prevedere la cosiddetta clausola di riassorbimento che avrebbe consentito a coloro che svolgevano in precedenza queste attività di continuare a svolgerle, con un minor costo economico e sociale, anche con i nuovi affidatari.
Purtroppo la gestione del verde, così come ogni altra tematica di carattere ambientale del nostro territorio, paga lo scotto di essere da troppo tempo un terreno di scontro politico tra un Assessore con delega depotenziata e parziale all’ambiente e un Sindaco che, nel momento stesso in cui lo delega, lo commissaria, custodendo gelosamente tra le sue braccia da oltre 6 anni la delega ai rapporti con la società che di fatto gestisce il 90% delle questioni ambientali del nostro comune e conducendo, con le sue scelte scellerate, la società in una situazione prossima allo sfascio con ripercussioni inevitabili sulla collettività dei teramani.
Gianguido D'Alberto
(Capogruppo Gruppo consiliare Partito Democratico - Comune di Teramo)