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forza italia 1L'11 novembre l'Abruzzo conoscerà il futuro della sanità ragionale. A parole pare ormai cosa fatta l'uscita dal commissariamento, ma a quale prezzo per i cittadini? L'assessore al ramo, Silvio Paolucci, annuncia di avere il Piano di riorganizzazione pronto nel cassetto, ma lo stesso non ha il coraggio di evidenziare le aree geografiche che verranno penalizzate, nel suo gergo gli "inutili doppioni" da eliminare, e il Governatore D'Alfonso starà già facendo la conta degli strascichi sul piano politico, che si preannunciano particolarmente dolorosi sul versante teramano.
Ad oggi sappiamo con certezza che i progetti della giunta regionale prevedono un aumento di spesa per le cliniche private e il declassamento - da qualche parte si deve pur tagliare - a "stabilimento" di 3 ospedali: Ortona, Sulmona e Giulianova. Da quello che trapela i pronto soccorso dovrebbero essere ridotti a nove e quelli soppressi trasformati in "Urgency Room".
Le dichiarazioni di Paolucci sono a dir poco allarmanti: l' assessore, infatti, afferma che ci saranno 4 ospedali di primo livello nei capoluoghi di provincia che saranno tra loro integrati in due hub di secondo livello e rinunciando così alla possibilità di realizzarne due di secondo livello, come previsto dal decreto Lorenzin. Equivale a dire: potenziamo 4 ospedali e ne chiudiamo 3. L'ospedale di Giulianova diventerebbe "stabilimento" di comunità o ospedale di base. Ancora non pago di aver gettato l'intero comparto nel caos, l'assessore Paolucci dichiara che la soluzione migliore è l'ospedale unico provinciale e la "concentrazione" dei servizi. Lecito chiedersi, a questo punto, dove saranno concentrati questi servizi e come le promesse fatte in campagna elettorale in ordine al potenziamento dell'ospedale giuliese si concilino con gli indirizzi della politica regionale e con le dichiarazioni entusiaste degli amministratori locali in merito alla realizzazione del nuovo nosocomio di Giulianova per 64 milioni di euro.
Come si coniuga la concentrazione dei servizi sbandierata da Paolucci con l'impiego di risorse per strutture edilizie all'avanguardia, ma evidentemente spogliate degli stessi? Il futuro dell'ospedale di Giulianova sembra tanto segnato dal carattere distintivo di questa maggioranza regionale/comunale: una politica che privilegia i contenitori e sopprime i contenuti!
Ma sicuramente ci darà tutte le delucidazioni del caso il buon Paolucci quando interverrà in occasione della riunione della commissione Sanità del comune il prossimo 2 novembre, per macabra ironia della sorte il giorno della commemorazione dei defunti, su invito in pompa magna dell'Amministrazione. E speriamo non si profili l'ennesima passerella politica con conseguente presa in giro per la comunità giuliese.
Ormai manca poco a scoprire il gioco delle tre carte e presto i cittadini giuliesi sapranno cosa ha in serbo per  loro la "premiata ditta" Mastromauro-D'Alfonso-Paolucci.
Possiamo garantire sin da ora che se in provincia di Teramo l'unico ospedale a subire gravi conseguenze e, ancora una volta, spoliazioni di specialità e servizi sarà quello di Giulianova (sempre che non ci siano altre sorprese), il nostro Sindaco - viste le generose promesse pre-elettorali e le ripetute passerelle presso la sede di Mastromauro dell'allora candidato presidente D'Alfonso - farebbe bene a tenere nel cassetto la lettera di dimissioni, in attesa che l'assessore Paolucci, dopo oltre un anno e mezzo di gestazione, tiri fuori dal suo il fantomatico Piano di riorganizzazione generale. Jwan Costantini Coordinatore Comunale Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia