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regione-abruzzo"Non vengono costruiti posti di lavoro di qualità, i giovani restano precari, gli vengono proposti tirocini a termine e con poche prospettive": la Cgil Abruzzo ritiene che il progetto "Garanzia Giovani" sia "da ripensare" e annuncia di avere chiesto alla Regione "di istituire un ufficio dedicato al monitoraggio relativo a tutti i giovani che terminano il tirocinio, verificando quanti di essi sono stati stabilizzati". I dati che la Cgil diffonde, dopo l'ultima riunione tra organizzazioni sindacali regionali (Cgil, Uil e Ugl), associazioni delle imprese e assessore regionale Marinella Sclocco, indicano che i tirocini extracurriculari attivati a settembre 2015 erano circa 3.700, mentre quelli transnazionali soltanto 5. Gli iscritti a Garanzia giovani sono circa 29.000 e quelli presi in carico 15.000. 161, poi, i giovani impegnati nel servizio civile. In Abruzzo il bonus occupazionale è stato utilizzato in 135 casi sugli 850 previsti dal piano, ed i bandi relativi alla formazione, all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità non sono stati ancora attivati. "L'assessore - dice Sandro Giovarruscio, della segreteria regionale Cgil - ha comunicato tuttavia che sono stati inviati al Ministero per il parere definitivo, e che saranno pubblicati nel mese di novembre, in anticipo rispetto alla scadenza prevista del 31 dicembre 2015". "A molti giovani - aggiunge il sindacato - il periodo di tirocinio sta per scadere e pertanto vanno perseguite tutte le strade per le possibili stabilizzazioni". Come prima risposta Cgil Cisl e Uil hanno proposto nel Masterplan regionale di prorogare e trasformare in continuità il programma di Garanzia giovani con interventi mirati a supportare una occupazione stabile.