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carabinieri-NasOltre dieci tonnellate di alimenti sottoposti a sequestro e distrutti: è il bilancio di una serie di controlli e ispezioni condotte in tutto l'Abruzzo dai Carabinieri del Nas di Pescara nei settori ittico e dolciario, a pochi giorni dal Natale. Il valore complessivo del pesce sequestrato ammonta a circa 100mila euro. Nel Pescarese, invece, sequestrata una gran quantità di pane, pizze e dolci freschi dal valore di circa 5mila euro. Nel Teramano, infine, è stata disposta la chiusura di un'azienda per carenze igieniche. Per quanto riguarda il settore ittico, i controlli, coordinati dal Comando Carabinieri per la Tutela della salute, sono stati eseguiti dai militari del Nas di Pescara, diretti dal capitano Domenico Candelli, insieme agli uomini del Nucleo di Polizia marittima della Guardia costiera di Pescara, agli ordini del comandante Enrico Moretti. In particolare, in un centro di distribuzione di prodotti ittici del Chietino, sono stati sequestrati 1.600 chilogrammi di gamberi rosa, poiché detenuti in assenza di documentazione idonea ad attestarne la tracciabilità e perché privi delle previste indicazioni in etichetta. In uno stabilimento di lavorazione di pesce azzurro, nell'alto Teramano, inoltre, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 10mila chili di prodotti ittici privi di ogni indicazione circa la qualificazione della specie, l'identificazione della partita e l'origine. In uno stabilimento di trasformazione di prodotti ittici e produzione di conserve alimentari, sempre in provincia di Teramo, con l'ausilio del Servizio veterinario della locale Asl, sono stati avviati a distruzione circa 120 chili di polpo, in quanto sottoposti ad una procedura di congelamento non idonea. Le operazioni di verifica condotte dai militari del Nas nei confronti di aziende produttrici di pane e dolci tipici natalizi, inoltre, hanno consentito di individuare nel Pescarese una ditta che aveva imbustato pane, pizze e dolci freschi con etichette riportanti date di produzione posticipate, idonee a trarre in inganno il consumatore circa il loro reale stato di freschezza. Oltre mille cesti di prodotti, già pronti per essere distribuiti a numerosi supermercati della provincia, sono stati sottoposti a sequestro per un valore commerciale di circa cinquemila euro. Il titolare dell'attività è stato denunciato per il reato di frode in commercio. In un'azienda del Teramano, infine, a fronte delle carenze igienico sanitarie riscontrate nei locali di produzione, è stata disposta la chiusura dell'attività da parte della Asl competente, fatta intervenire sul posto dai militari.