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Lavoratrici senza gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre 2015 ed ogni mese sono costrette ad anticipare i costi del carburante, costi che non vengono riconosciuti dalla Cooperativa, a fronte di ritardi del pagamento del salario che si protrae da diverso tempo. La Funzione Pubblica Cgil del segretario provinciale Amedeo Marcattili riaccende i riflettori sulla situazione della Cooperativa Agorà d'Italia le cui 26 dipendenti svolgono servizi domiciliari ad anziani e diversamente abili nei Comuni di Giulianova, Mosciano Sant'Angelo e Bellante. "E’ pur vero che la Cooperativa lamenta forti ritardi nei pagamenti da parte dell’Ambito Sociale Tordino, fino ad arrivare a 10 mensilità scadute, non sta a noi occuparci di questo", dichiara Marcattili, "visto che i rapporti che intercorrono tra la Cooperativa e l’Ente d’Ambito nulla hanno a che fare con gli stipendi degli operatori che, nonostante le forti difficoltà vanno responsabilmente ogni giorno a fare il loro dovere, prendendosi cura dei più deboli". E' la solita storia, la cooperativa non paga perchè l'ambito sociale non paga, l'ambito sociale non paga perchè i Comuni non pagano, i Comuni non pagano per Regione e governo non pagano..."e a rimetterci, come sempre, sono le lavoratrici". Stipendi mensili che si aggirano attorno ai 600 euro. A fine novembre scorso la Cgil scrisse alla Cooperativa e ai sindaci dell'Ambito sociale Tordino ma non sarebbe arrivata alcuna risposta. Poi l'incontro, ai primi di dicembre, con un rappresentante della Cooperativa "e ci fu detto che avremmo avuto delle risposte nel giro di una decina giorni, siamo arrivati al 22 gennaio 2016 e stiamo ancora aspettando", denuncia il segretario Marcattili. Adesso però "diciamo basta, non è più possibile continuare con questo stato di cose, se la situazione non si normalizza entro fine mese indiremo lo stato di agitazione dei dipendenti, chiederemo al Prefetto di aprire un tavolo di confronto con tutte le parti in causa, intraprendendo ogni azione che riterremo opportune per la difesa dei diritti delle lavoratrici fino al blocco totale del servizio", conclude la Cgil. cgil_bandiera01 marcattili