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DISCARICAADieci anni di chiacchiere che sono serviti solo a far spendere ai teramani oltre 4 milioni di euro. A prendere posizione contro quella che è stata definita una “amministrazione dormiente” è il presidente del comitato “La Torre, Francesco Di Diomede, che accusa il sindaco di aver fatto poco o nulla per le criticità dell’area, nonostante conoscesse bene la situazione. “Già dal 2009, da quando si è insediata per il primo mandato”, scrive infatti Di Diomede, “era a conoscenza di tutte le gravi criticità che c’erano nella discarica crollata e, a distanza di 7 anni, per risolvere definitivamente questi problemi, sono stati fatti pochi lavori ma molte chiacchiere. Tutto il biogas prodotto dalla discarica viene disperso nell’aria che respiriamo poiché l’impianto non funziona da sempre e buona parte dei rifiuti continuano a rimanere scoperti consentendo l’aumento di produzione di percolato e qualche disagio in più a noi cittadini che viviamo nelle vicinanze”.
Una cifra importante, quella per lo smaltimento del percolato pagato da tutti i teramani che, come conferma il presidente del comitato, per più della metà è servita per smaltire l’acqua piovana infiltrata tra i rifiuti a causa dei lavori non fatti.
“E pensare”, continua Di Diomede, “che questa giunta ha approvato uno studio di fattibilità per la sistemazione definitiva della discarica per un costo complessivo di 3.300.000 euro molto inferiore alla somma pagata in 7 anni per lo smaltimento del percolato”. E, rivolgendosi direttamente a Maurizio Brucchi, definendolo “buon politico ma pessimo amministratore”, Di Diomede invita il primo cittadino a trovare al più presto i fondi necessari per ridare anche tranquillità a chi abita nella zona. “Ci smentisca”, conclude il presidente, in riferimento alle tante parole e ai pochi fatti, “e ne saremo felici”.