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tuaLa FILT-CGIL di Teramo riscontra una evidente fase di rallentamento per tutte quelle operatività alle quali la nuova società di trasporto pubblico regionale avrebbe dovuto dare una inversione di tendenza ed una risposta in termini di rinascita e rilancio.   Dopo duri confronti, tra politica e dirigenza aziendale da un lato e forze sindacali dall’altro, si è pervenuti al momento in cui tutti dovevano fare la loro parte. Perciò sacrifici, assunzioni di responsabilità, aumenti della produttività, eliminazione di sprechi e costi impropri, sono stati gli elementi caratterizzanti che hanno riempito infinite discussioni e riunioni, tradotte poi in realtà non del tutto piacevoli per i lavoratori, ma comunque assimilate e condivise dagli stessi.   Oggi amaramente riscontriamo che TUA è ferma al palo.   Anche in provincia di Teramo, come nelle restanti realtà territoriali, sono evidenti i segni quotidiani di un’azienda che non sta rispondendo ai cittadini ed ai loro bisogni di trasporto.   Cosa dire dei circa 30 autobus che da tempi esagerati sono fermi nei depositi di Teramo e Giulianova per guasti o avarie e quindi per mancanza di manutenzione e materiali di ricambio, per non parlare di quelli in circolazione, alcuni dei quali caratterizzati da una vetustà ultratrentennale (autobus euro 0) con inevitabili ripercussioni in termini di comfort, di qualità del servizio offerta all'utenza e delle ricadute negative dal punto di vista ambientale. Il tutto avviene mentre si continuano a tenere fermi autobus di ultima generazione e comunque decisamente migliori nei depositi di Lanciano al fine di utilizzarli all'occorrenza nei servizi di noleggio e granturismo. Il processo di internalizzazione dei lavori di manutenzione, peraltro assolutamente condivisibile, non è stato supportato da un necessario intervento di adeguamento dei livelli occupazionali del personale di officina. Vi sono addirittura strutture  quali ad esempio quella di Giulianova, che risultano ormai ingovernate, in assenza di direttore di sede, di capo-tecnico e di capo-officina, magazziniere e di addetto al movimento.   Cosa dire di una evasione tariffaria  dilagante. Siamo ancora a discutere di come, se e quando organizzare una attività di vero contrasto a chi non fa il biglietto, mentre sono tante, troppe, le risorse economiche di cui si priva ogni giorno la società. Chi risponde di ciò? Eppure sappiamo che altrove le aziende di trasporto sono attentissime su questo aspetto, ci si sforzi a copiare, se non altro!! più verificatori, controllo all'incarrozzamento al capolinea, allargare la bigliettazione a bordo maggiorata.   Cosa dire dei ricorrenti tagli ai servizi fatti in virtù di risanamenti che poco hanno finora risanato e che vengono eseguiti sempre con una visione mortificante, senza ripensare l’offerta dove risulta carente, senza riprogrammare impianti di corse vecchi e superate. Basti guardare la linea Teramo Giulianova, una linea frequentatissima che in diversi momenti nell’arco della giornata necessita di aggiornamenti evidenti. Oppure la linea per Roma che a nostro avviso non viene curata a sufficienza, nonostante le proposte avanzate e mentre è soggetta ad appetiti concorrenti niente affatto trascurabili.   Cosa dire quando non si riesce a connettere nella rete dei servizi provinciali il Polo di Piano D’Accio, con tutto ciò che sta sviluppando al suo interno è insensato non provvedere ad una inclusione che già sarebbe dovuta avvenire da tempo. Oppure della grande zona dei centri commerciali di Colonnella segnalata invano con solleciti e proposte.   Cosa dire  se mancano persino le serrature ai cancelli del deposito di Teramo e gli episodi intrusione si sono ripetuti senza che nessuno si preoccupasse di predisporre minimi presidi di sicurezza a salvaguardia della struttura.     La FILT-CGIL di Teramo non ritiene di poter continuare ad assistere ad un simile modo di operare, che testimonia la distanza del management dalla realtà che dovrebbe, invece, gestire e condurre. Non capiamo con precisione cosa stia bloccando l’apparato dirigenziale di TUA spa, ma come evidenziato recentemente dalle segreterie sindacali regionali siamo in presenza di una dirigenza impegnata in un atteggiamento non consono ai problemi della neonata società. E’ arrivato il tempo di dare le giuste risposte ai cittadini utenti ed ai lavoratori.   La FILT-CGIL di Teramo rivolge un monito al Governatore D’Alfonso ed al Presidente D’Amico: non staremo a guardare mentre l’azienda sembra una balena spiaggiata, incapace di risollevarsi dopo sacrifici ed impegni che la politica deve dimostrare di saper onorare.      

                                                                                                            FILT-CGIL TERAMO

DAVIDE DI SABATINO