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IMG-20160222-WA0000 IMG-20160222-WA0001 IMG-20160222-WA0002Lo storico caffè Grande Italia di Teramo da oggi è chiuso per inventario perché la società che ne deteneva la maggioranza delle quote, la Tfz, è stata dichiarata fallita dal giudice delegato Giovanni Cirillo. Curatore fallimentare è stato nominato il commercialista Sergio Saccomandi, la cui prima mossa è stata appunto di chiudere per avviare l'inventario. Tutto è iniziato a fine 2014 quando l'attività  che include due locali cittadini, quello di piazza Martiri della Libertà e quello di via Badia  era finita in amministrazione controllata con la nomina, da parte del tribunale, di un custode giudiziale e un liquidatore. La decisione era scaturita da un'azione di recupero crediti avviata dal commissario straordinario della Tercas Riccardo Sora nei confronti di Tonino Zuccarini, l'imprenditore titolare del 60 per cento delle quote della Tfz, che aveva ottenuto dalla banca una linea di fido di circa 6 milioni di euro e non era riuscito a rientrare. Trenta i posti di lavoro ora a rischio e che il giudice e il curatore cercheranno di salvare.