TORTORETO/LA RICHI: "NON VOLEVO SOTTOSTARE A GIOCHETTI POLITICI E A POLTRONE, MI SPIACE PER I CITTADINI"
Mi scuso con la città per questa conclusione anticipata della legislatura, ma non si poteva piu' andare avanti, non c'erano piu' le basi, soprattutto dopo che alcuni consiglieri hanno sottoscritto un documento con i gruppi di opposizione". Si sfoga il sindaco dimissionato e dimissionario Alessandra Richi lasciandosi abbandonare anche a qualche lacrima nella conferenza stampa, per l'addio ultimo ai cittadini. Una crisi che ha spianato la strada al commissariamento a soli due anni dall’insediamento.
Accompagnata da Massimo Tarquini, Lanfranco Cardinale, Arianna Del Sordo e Dolores Cimini la Richi ha letto un documento:
Accordo dissidenti-opposizione. ” Mi scuso con i cittadini per l’anticipata interruzione del nostro percorso” spiega l’ex sindaco, ” frutto di un ammutinamento consiliare, poi sfociato in un accordo sottoscritto da quattro componenti della mia maggioranza con Flaminio Lombi, capogruppo di Tortoreto nel Cuore, unitamente a Claudia Greccioli, del Movimento 5 Stelle”. Il sindaco non fa mai i nomi dei “dissidenti”, ma ribadisce che gli stessi erano stati scelti come alternativa alle altre due liste di opposizione: ” con i quali sono scesi a patti e con quale scopo?, si chiede.
L’attacco ad “Impegno civico”. Per la Richi, l’unico effetto di questo “accordo” è stato quello di aprire la strada del commissariamento alle porte della stagione estiva. ” Nemmeno rimettere il destino della mia carica nelle loro mani, ritirando le dimissioni al solo scopo di approvare il bilancio, ha ricondotto alla ragionevolezza e alla ragione. D’altro canto, cosa aspettarsi da coloro che non hanno approvato nemmeno il conto consuntivo”, chiosa il sindaco. ” Dopo tanti atti che portano i loto atti (il riferimento è ai tre ex assessori, ndr). Non è lo stesso strumento che contiene le voci di spesa degli orti urbani? O dell’ecomuseo rimasto incompiuto? O gli investimenti per opere pubbliche, cavate, manutenzione del territorio o gli sforzi per ottenere la Bandiera Blu o per l’adozione del Prg?”.
Vendetta e strane alleanze. Il sindaco non ha mai fatto, nel corso dell’apertura della crisi, il 22 marzo, all’epilogo del 18 maggio, con le dimissioni di nove consiglieri comunali, valutazioni di natura politica. Lo fa nel momento del saluto. ” Queste strane alleanze”, prosegue la Richi, ” che magicamente si ricompongono mostrando vecchie affinità, appianati storici contrasti, si sono risaldate da qualche tempo. I dissidenti, che più volte hanno negato il dialogo con il loro sindaco, hanno preferito dialogare e avere incontri con esponenti delle opposizioni. Votando per tre volte con loro. Ecco il loro Impegno Civico”. Per il sindaco i 4 componenti del gruppo hanno consumato la propria vendetta dopo le revoca delle deleghe all’indomani dell’ammutinamento in consiglio comunale.