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GIANGUIDOMentre Brucchi e quel che resta della sua maggioranza continuano a paralizzare la città e l’attività amministrativa al solo fine di risolvere una ormai irreversibile crisi politica, chiediamo con forza all’Amministrazione di accantonare l’immobilismo e la disattenzione che ormai sembrano contraddistinguere la non azione del centrodestra teramano e di cogliere, per il bene della nostra città, l’occasione offerta dal bando pubblicato in questi giorni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dedicato alla riqualificazione delle periferie dei comuni capoluogo di provincia. Ben 500 milioni di euro la cifra stanziata a livello nazionale per interventi di miglioramento della qualità del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e per la mobilità sostenibile e la sicurezza territoriale. Si tratta di una opportunità straordinaria, dunque, per ridar vita finalmente alla periferia teramana, da tempo completamente abbandonata da Palazzo di Città. Una opportunità per ricucire armonicamente il rapporto con il centro, anche portando a termine questioni ‘irrisolte’, per incapacità e ritardi, quali ad esempio gli interventi pubblici sul quartiere Cona, privato in particolare delle risorse per il recupero della Fornace e per lo spostamento della centrale Enel, ovvero le opere di riqualificazione nelle popolose frazioni periferiche ad Est e ad ovest della città, come San Nicolò, Villa Vomano e le rispettive frazioni limitrofe, interamente dimenticate dal centrodestra teramano e slegate dal contesto urbano. Se approvato, il progetto potrebbe garantire alle casse teramane fino a 18 milioni di euro. Una cifra non di poco conto, sulla quale però solo il Comune può tentare di ‘allungare le mani’ essendo proprio gli enti comunali gli unici soggetti proponenti. I tempi stringono, in quanto per partecipare al bando i progetti devono essere presentati entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 1°giugno 2016. Considerato che questo importante finanziamento era già stato previsto dalla ultima legge di stabilità, ci auguriamo che il Sindaco e l’amministrazione abbiano letto la legge e che negli scorsi mesi abbiano fatto il possibile per creare le condizioni per non perdere anche queste risorse. E, nel rispetto dei tempi previsti dal bando, si coinvolgano e si ascoltino in questo percorso i territori, anche, ma non solo, per il tramite dei comitati di quartiere e di frazione, perché finalmente la pianificazione urbanistica cittadina possa dirsi veramente partecipata e condivisa. Facciamo dunque appello all’amministrazione Brucchi, che negli ultimi tempi, per assenza totale di pianificazione e progettazione, niente ha dato alla città perché i quartieri più periferici fossero in qualche modo riqualificati. Questa può costituire la giusta occasione per invertire la rotta e restituire alle zone più in sofferenza della nostra città la dignità che meritano e che in questi anni è stata ingiustamente sottratta. Gianguido D’Alberto (Capogruppo Gruppo consiliare Partito Democratico Comune di Teramo)