“A TERAMO IL SERVIZIO SANITARIO STA MORENDO”, I SINDACATI PROTESTANO A PESCARA CONTRO LA REGIONE
“Saremo in tanti, operatori sanitari e cittadini, sotto il palazzo della sanità a Pescara il prossimo 22 luglio per dire basta a questa mostruosa ed irragionevole politica dei tagli!”
E’ quanto affermano i Segretari Provinciali CGIL FP, CISLFP e UILFPL, Amedeo Marcattili, Andrea Salvi e Alfiero Di Giammartino.
“E’ sufficiente farsi un giro presso i reparti dei quattro Presidi Ospedalieri di Teramo per toccare con mano i disagi ai quali quotidianamente vengono sottoposti pazienti e operatori; reparti accorpati, personale ridotto al lumicino, turni stressanti, sale operatorie a metà servizio, infinite liste di attese, tempi lunghissimi per la consegna dei farmaci ecc.: oggi, a Teramo curarsi sta diventando sempre di più una chimera!
Se poi analizziamo attentamente la riorganizzazione della nuova rete ospedaliera della Regione Abruzzo, si scopre che gli obiettivi dell’attuale Governance regionale probabilmente sono condizionati da logiche diverse da quelle di una Sanità rivolta ai cittadini. Si assiste ad una spettacolare concentrazione di alcune specializzazioni mediche su ben definiti territori regionali dove i soliti investitori privati sono pronti per la realizzazione di nuove strutture Ospedaliere, in sostituzione di quelle pubbliche ormai depotenziate ed impoverite a causa di questa illogica spendingreview, relegando i malati di questa regione ad un ruolo di solo mezzo e non di solo fine.
La Sanità in provincia di Teramo che vive già un momento precario a causa di carenza di personale (basta ricordare che siamo sotto organico di oltre 700 unità rispetto la media delle altre ASL), di pesanti vincoli circa le assunzioni a tempo determinato, sarà ulteriormente penalizzata dal previsto declassamento di alcune UOC di eccellenza che produrrà inevitabilmente la fuga dei primari ponendo a repentaglio la funzionalità di tutto il Servizio sanitario teramano, costringendo i tanti cittadini a curarsi fuori provincia con tutti i disagi che ne derivano e con un grosso danno economico alla AUSL di Teramo, la quale sarà chiamata a sostenere i costi derivanti dalla esponenziale crescita della cosiddetta mobilità passiva.
Ormai siamo stufi di assistere alla morte istituzionale e amministrativa del nostro territorio attraverso tagli su servizi sanitari, servizi sociali, ridimensionamenti di servizi pubblici e diciamo BASTA! Iniziamo la protesta attraverso un sit-in sotto il palazzo regionale per poi a fronte di un eventuale ed ulteriore silenzio da parte degli artefici di questo delitto sociale, attiveremo tutte le nostre prerogative sindacali.