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d'albertoCon il ritiro dall’ordine del giorno del prossimo Consiglio dello Statuto Comunale, richiesto fortemente dalle opposizioni in queste settimane e nell’ultima conferenza dei Capigruppo, il Sindaco Brucchi e la sua sgangherata Giunta battono completamente in ritirata. Contro il muro della  minoranza, infatti, sono costretti a indietreggiare su tutta la linea, rinunciando all’ennesima forzatura istituzionale dettata dal solo fine di garantire la propria sopravvivenza a dispetto degli intereressi e del bene dei cittadini teramani. Fa quasi tenerezza il timido tentativo del Sindaco Brucchi di far apparire questo clamoroso dietrofront come un’apertura nei confronti dell’opposizione piuttosto che ammettere, a testa bassa, il fallimento del tentativo di utilizzare la modifica dello Statuto Comunale come ultima spiaggia per sanare una ormai irreversibile  crisi della sua maggioranza. Dove sono finiti gli annunci del capogruppo di Futuro In durante l’ultima commissione che minacciava di voler andare avanti ad ogni costo, a colpi di maggioranza, o forse di pezzi di centrodestra, nell’approvazione di atti istituzionali e non politici come lo Statuto e i Regolamenti attuativi? E sul Regolamento dei quartieri e delle frazioni restiamo ancora in attesa di una presa di posizione dell’Assessore Canzio, delegato in materia, ma evidentemente già commissariato da parte della sua stessa maggioranza. L’unica verità è che ci troviamo di fronte all’ennesimo fallimento politico e amministrativo di un Modello Teramo che ad oggi non esiste più e che continua ad utilizzare ogni mezzo per gestire e distribuire fette di potere anziché amministrare una città ormai sempre più abbandonata al proprio destino per l’incapacità di quello che è rimasto del centrodestra teramano. Preso atto della retromarcia della maggioranza, imposta dalla minoranza, restiamo in attesa di leggere finalmente la proposta definitiva di modifica dello Statuto evidentemente ancora non pronta contrariamente a quanto affermato in questi giorni dal Sindaco e dal suo Vice, affinché si apra finalmente una discussione vera sul merito delle proposte relative ad atti così rilevanti. Ma sia ben chiara una cosa: finora ci siamo opposti fermamente sul piano del metodo utilizzato da Brucchi e i suoi. E sul piano dei contenuti, quando la maggioranza sarà pronta, nei prossimi mesi noi non ci sottrarremmo ad alcun confronto per affrontare i delicati temi istituzionali, con il chiaro avvertimento che, da un lato, non accetteremo alcuna torsione e strumentalizzazione dello Statuto comunale alle esigenze tutte politiche di questo o di quel gruppo consiliare, e che, dall’altro, contrasteremo ogni ipotesi di utilizzo dei comitati territoriali a fini meramente elettoralistici  e propagandistici, con l’obiettivo, ch guiderà la nostra azione, di contribuire a realizzare nel nostro comune una efficace, vera e non fittizia democrazia partecipativa. Gruppi Consiliari al Comune di Teramo  Partito Democratico e Teramo Cambia