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banca-di-teramoL’Associazione Arco mette a disposizione in maniera gratuita la propria struttura, supportata dalla competenza di validi ed esperti professionisti, in favore di tutti quei soci e coloro che si sono sentiti danneggiati dalla Banca di Teramo. Ad annunciarlo è il presidente Franco De Angelis che sta raccogliendo le adesioni per quanti vorranno fare causa al management della Bcc, reo, a suo dire, di aver avuto una buona fetta di responsabilità per la fine di questa istituzione del territorio.
Nel ricordare come la banca fosse stata definita “della V C”, “in quanto la ‘governance’ era costituita da cognate, cugini, compagni di società e compagni di ex e attuali partiti”, De Angelis sottolinea come il triste primato negativo che la città ebbe nel 2009 per numero di fallimenti è stato possibile anche a causa dei tanti errori commessi che hanno portato, tra l’indifferenza generale della classe politica teramana, alla morte dell’istituzione creditizia del territorio. “È troppo facile dire arrivederci e grazie”, dice De Angelis, “e se non si vuole fare il bene della comunità che si rappresenta, almeno non le si faccia del male. Purtroppo il 12 Giugno scorso è stato recitato il ‘De Profundis’ della Banca di Teramo, con l’indignazione generale dei soci che hanno assistito ad un ulteriore e indecorosa operazione: l’estrema avidità della ‘governance’. La quale non ha avuto neanche la sensibilità e il pudore di rinunciare, come avrebbe fatto chiunque altro, dopo aver danneggiato soci e dipendenti, alle indennità spettanti fino al 30 giugno”. E, sottolineando come non sia facile per i soci accettare la perdita del 60% delle quote, il presidente di Arco Consumatori assicura che le richieste che provengono dai soci non saranno eluse, attraverso un’azione di risarcimento del danno nei confronti del management della banca