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Addio Cavaliere. E' morto Giandomenico Di Sante. Aveva 80 anni. Sarebbe impossibile, in poche righe, tracciarne il ritratto. Imprenditore di successo nel campo della produzione e della vendita di mobili per arredamento. Politico di lungo corso: democristiano di fede immutabile, ha ricoperto cariche elettive a tutti i livelli. Uomo dell'Economia, per oltre trent'anni presidente della Banca Popolare, anche quando i cambiamenti societari l'hanno resa parte di gruppi più grandi. Uomo dell'associazionismo, con la presidenza della Confcommercio e con la presidenza attuale della Camera di Commercio. Giandomenico Di Sante è stato un protagonista della vita pubblica teramana a tutto tondo, influenzandone anche parte delle scelte, specie per quello che riguardava lo sviluppo della "sua" San Nicolò, frazione della quale si sentiva figlio e dalla quale non ha mai allontanato la residenza. Superato un po' dalla fine della Prima Repubblica, sembrava aver allentato il suo impegno diretto in politica, concentrandosi su altre attività, ma rimanendo sempre ispiratore di un gran numero di elettori. Tra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti nel corso della sua lunga e produttiva carriera, ci sono anche quelli di Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al Merito della Repubblica italiana e di Cavaliere del Lavoro In molti gli criticavano l'aver ceduto (senza combattere) la teramanità della Popolare. Malato da tempo, ha combattuto strenuamente contro il male, senza mai cedere il passo alla tristezza. Domenica è stato ricoverato al Mazzini, dove oggi si è spento. La salma sarà esposta a San Nicolo' nella sua abitazione a partire dalle ore 17 di oggi pomeriggio. Lascia la moglie Margherita e i figli Tiziana, Marcello e Attilio. I FUNERALI SI SVOLGERANNO ALLE ORE 10 DI GIOVEDI 20 OTTOBRE NELLA CHIESA  SAN FRANCESCO A SAN NICOLO' A TORDINO.   Il primo a postare il suo saluto su facebook a Di Sante è stato il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sandro Mariani: «Con sincera commozione apprendo la notizia della scomparsa del Cavalier Di Sante. Teramo perde oggi uno dei suoi figli più illustri, personaggio autorevolissimo dell'intera economia regionale, nonché valido interprete politico, antesignano di idee e progettualita', di cui, con affetto paterno, mi sono avvalso in tanti anni di amicizia e di periodici incontri, che avevano il sapore del consiglio e nutrivano il senso dell'apprendimento. Saluto "il Presidente" portando negli occhi l'immagine della sua lucida attenzione e del suo incommensurabile impegno fino agli ultimi giorni: un esempio per tutta la nostra comunità». LA NOTA DI CONFCOMMERCIO -"È venuto meno agli affetti della propria famiglia, dei suoi numerosissimi amici  ed estimatori il Cavaliere del Lavoro Giandomenico Di Sante - hanno scritto Celso Cioni e Roberto Donatelli - Imprenditore di  grande valore e punto di riferimento dell'economia abruzzese, per anni guida del sistema regionale e nazionale Confcommercio e  di una delle più importanti istituti bancari della nostra regione, Presidente della Camera di Commercio di Teramo, lascia un vuoto incolmabile nel mondo del commercio del turismo e dei servizi. Esprimiamo con estremo dolore anche a nome dei Vice Presidenti Regionali Marisa Tiberio e Francesco Danelli e dell'intera categoria regionale, il cordoglio ai suoi cari  che avranno per conforto l'immenso affetto delle migliaia di abruzzesi che nel Presidente Di Sante e nel suo impegno civile e sociale hanno trovato nel corso dei decenni un riferimento solido insostituibile". Giammarco Giovanelli (presidente Federalberghi) anche lui lo ricorda su facebook così, «L'Italia e l'Abruzzo oggi hanno perso un inimitabile PADRE protagonista autorevole della nostra storia, il Presidente Cav. Giandomenico Di Sante. I tuoi insegnamenti sono per la VITA di tutti coloro, come me, che hanno avuto il privilegio e la straordinaria opportunita' di apprendere e lavorare con te... grazie ! Non ti dimentichero' mai ... riposa in pace». Agostino Ballone (presidente Confindustria Abruzzo): «Un forte abbraccio ai familiari per la scomparsa dell'amico Giandomenico. Un uomo con grande carica umana, sempre disponibile ad ascoltare e ad elargire consigli disinteressati. Ha lavorato sempre per far crescere la nostra economia da uomo d'impresa e delle associazioni verso il quale in molti hanno fatto riferimento. Addio caro amico». Daniele Zunica (pesidente Assoturismo Abruzzo-Confesercenti): «È salito in cielo il Presidente Giandomenico Di Sante, un grande teramano, amico sincero di famiglia e difensore della teramanità! Commosso partecipo al dolore della famiglia...riposa in pace!». Luciano D'Alfonso (Presidente Regione Abruzzo): «Giandomenico Di Sante era un uomo del fare. L’energia e la tenacia che ha profuso nei molteplici incarichi che gli sono stati di volta in volta affidati sono state di esempio per i tantissimi che lo hanno circondato e che hanno avuto il piacere di lavorare con lui. Ha sempre interpretato i ruoli che ricopriva come missioni cui adempiere con diuturna solerzia. Giandomenico Di Sante era anche un gentiluomo d’altri tempi. Aveva sempre una parola saggia per tutti e aiutava in ogni modo chi aveva più bisogno. Credo che egli sia ascrivibile a buon diritto nella cerchia degli uomini illustri d’Abruzzo, coloro che hanno fatto sì che questa terra sia migliore di quella che hanno trovato all’epoca della loro nascita. Per questo ne piango la scomparsa con profondo dolore.
Alla sua famiglia giungano le condoglianze mie e di tutti gli abruzzesi». Renzo Di Sabatino (Presidente Provincia di Teramo): «Una vita piena, operosa e laboriosa. Per lui i fari erano la famiglia ed il lavoro. Ma non era solo impresa, il Cavaliere è stato un personaggio pubblico a tutto tondo, che ha avuto un ruolo importante, in molti snodi determinante, nelle vicende politiche ed istituzionali della Provincia di Teramo e della Regione Abruzzo. "Giandomenico di Sante era un cavallo di razza. Non aveva timore di sostenere le sue idee e di combattere a sostegno di Teramo e dell'Abruzzo con le armi migliori che aveva, l'intelligenza e la diplomazia. Era un uomo gentile ed io lo ricorderò per la sua educazione impeccabile che lo rendeva molto più simile alle persone umili che agli uomini potenti, lui che era potente davvero». Dino Pepe (assessore Regione Abruzzo): «La notizia della scomparsa del Cav. Di Sante mi riempie di commozione perché l’intera collettività  perde un punto di riferimento tra i più importanti della Regione Abruzzo. Un vuoto incolmabile perché era dotato di una dote rarissima, che appartiene solo ai Grandi Uomini,  la capacità di avere una visione aerea delle cose, la capacità di capire, prima degli altri, i mutamenti di una comunità anticipandone le occasioni di sviluppo e di crescita. Doti che lo hanno caratterizzato con coerenza nell’impegno politico e imprenditoriale, nella visione lungimirante del sistema creditizio del territorio e nell’associazionismo con la presidenza della Confcommercio e della Camera di Commercio. Visione e lungimiranza che generosamente dispensava a tutti aggiungendo umanità ad autorevolezza. Sono certo che il grande affetto di questi momenti e i tanti attestati di stima e di vicinanza ai famigliari, non rappresentano un atto dovuto e hanno un significato ancora più profondo dei pure tanti premi e riconoscimenti avuti in carriera. Sono la prova che i Grandi Uomini vivono per sempre perché indelebile è il segno che lasciano lungo il percorso». on. Giulio Sottanelli: «L'avevo sentito l'ultima volta pochi giorni fa per invitarlo ad un evento, nella sua voce si sentiva ancora la voglia di partecipare, di esserci. Purtroppo le sue condizioni fisiche non glielo hanno consentito e oggi dobbiamo dirgli addio. Tutti ricorderanno Giandomenico Di Sante come uno dei protagonisti della vita economica e politica della nostra regione, io voglio ricordarlo soprattutto come grande uomo e imprenditore, attento e sempre pronto a consigliare, indirizzare e sostenere le nuove generazioni.
Una persona che lascia un segno profondo nella storia della nostra comunità e che tanto ha saputo donare e costruire per gli altri, con il suo impegno di uomo, di imprenditore, di politico. Un abbraccio a tutti i suoi familiari che oggi perdono un marito, un papà, un nonno, sicuramente insostituibile e indimenticabile». Maurizio Brucchi (Sindaco di Teramo): «La scomparsa del Cavalier Giandomenico di Sante, è una grave perdita per tutti noi, per Teramo, per l’Abruzzo. Di Sante ha interpretato il ruolo civile, professionale e politico come servizio per i cittadini, lavorando sempre disinteressatamente ed appassionatamente per la crescita e lo sviluppo del territorio. Il suo orizzonte è stato proiettato sulle lunghe prospettive, sulle reali necessità di uomini e territorio ed ha elargito la sua disponibilità morale e concreta con atteggiamento di partecipazione, condivisione, incitamento. La sua figura ha segnato negli ultimi decenni la nostra storia, fondando ogni azione sul valore e la preziosità dei rapporti umani. Capitano d’industria, politico di valore, teramano nell’animo, egli ha contribuito a proiettare la sua città e l’intera provincia, verso un sviluppo diffuso. Da rimarcare, in tutto ciò, il ruolo di mecenate, grazie al quale Teramo è stata palcoscenico di tanti eventi culturali. Con lui viene meno un punto di riferimento; un teramano innamorato della sua città; di lui rimane l’esempio della gratuità, della generosità, della passione per uomini e territorio e la memoria generosa e limpida delle sue qualità.  Alla consorte, ai figli e ai nipoti, il più caro e affettuoso abbraccio». Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio esprime il suo cordoglio personale e quello dell’intera Assemblea Legislativa per la notizia della scomparsa del Cavaliere Giandomenico Di Sante. “L’Abruzzo ed in particolare la provincia di Teramo perdono un grande uomo che ha dato tanto al suo territorio – commenta Di Pangrazio- Di Sante è stato per molti anni un interlocutore acuto ed autorevole delle istituzioni regionali, sempre prodigo a trovare soluzioni per migliorare la situazione economica regionale. Le sue competenze nel settore bancario e del commercio sono state utili alla classe politica abruzzese sempre pronta a raccogliere un suo invito, un suo consiglio. Con la sua scomparsa, l’Abruzzo perde un altro pezzo di storia.” "Anche a nome di Intesa Sanpaolo desidero esprimere il più profondo cordoglio per la scomparsa di Giandomenico Di Sante, protagonista virtuoso della vita economica abruzzese e marchigiana. - dichiara Luca Severini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - Vorrei ricordare il continuo e proficuo impegno profuso in tanti anni dal cavalier Di Sante per il sostegno e la crescita dell'economia del territorio." "È stato fin dalla fondazione presidente di Banca dell'Adriatico, di cui ha guidato la nascita e la costante crescita fino al maggio scorso, quando la banca è confluita in Intesa Sanpaolo. - ricorda Severini - In questo importante ruolo si è sempre impegnato per rinsaldare il capillare rapporto fra la banca e la realtà economica e sociale del vasto territorio dove Banca dell'Adriatico-Intesa Sanpaolo opera, dando in tal modo un importantissimo contributo allo sviluppo imprenditoriale dell'Abruzzo, delle Marche e del Molise." "Nel ricordare l'inesauribile ricchezza umana ed imprenditoriale del cavalier Di Sante, - conclude Severini - Intesa Sanpaolo tutta si stringe al dolore della famiglia e di tutti quelli che oggi ne piangono la scomparsa." Angelo Falone (Pd):«Giandomenico Di Sante è stata una personalità di grande umiltà, sempre disponibile ad incoraggiare i giovani che avevano bisogno di supporto, nelle arti e nella cultura. Ricordo tanti anni fà, io, Marco Rodomonti, Ivan Barlafante e Gianluca Di Ignazio, giovani e squattrinati artisti volevamo fare una piccola mostra d'arte. Andai da lui timidamente a cercare un piccolo contributo per manifesti e locale da affittare. Dopo avermi ascoltato riuscimmo ad avere tutto. Questa cosa non la sà nessuno, sembra anche sciocca da raccontare, ma quel gesto per noi fu immediatamente bello ... Grazie Mimmo».