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Il Lions Club Teramo sta organizzando una serie di incontri aperti alla cittadinanza per porre l’attenzione sui temi più interessanti della nostra attuale società e rafforzare il senso civico della comunità. I services (così si chiamano gli eventi del club)  sono rivolti a tutti e vogliono fornire spunti di riflessione per una dialettica costruttiva in favore del nostro territorio. La sfida del Lions Club Teramo raccoglie l’impegno di 100 anni di attività sul campo: il sociale, la sanità, la cultura, la solidarietà, la legalità, la sicurezza, i giovani, l’ambiente; tutti temi nei quali i Lions hanno offerto e continuano a offrire il loro fattivo contributo per il miglioramento. La prossima iniziativa del Lions Club Teramo, dal titolo “Lo Stato Italiano: nascita, sviluppo, evoluzione”, è prevista per il 25 ottobre alle ore 18.30 nella Sala polifunzionale della Provincia di Teramo. Ad introdurre e sviluppare l’argomento sarà il Prefetto Emerito Giuseppe Procaccini, già Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno ed ex Vice Capo della Polizia. La vasta conoscenza giuridica e la grande esperienza maturata in posti chiave dell’Amministrazione Pubblica dal Prefetto Procaccini, offriranno lo spunto per interessanti considerazioni sul processo in atto per la revisione dello Stato, il suo adeguamento alle nuove sfide che si vanno delineando per il futuro prossimo e una valutazione delle potenzialità tecniche e funzionali senza sottovalutarne le possibili criticità per migliorarne l’efficienza. Luce anche sullo scenario che si va delineando per il nostro territorio con la prevista, anche se per ora sospesa, eliminazione dell’Ente Provincia, e sui riflessi in campo economico e sociale. L’appuntamento del 25 ottobre rappresenta, dunque, un’occasione di confronto reale e opportuno sul tema.   giuseppe-procaccini-copertina-770x577Chi è Giuseppe Procaccini   Nasce nell'aprile del 1949 a Napoli, dove trascorre gli anni della sua giovinezza fino agli esordi dell'attività lavorativa. Dal padre, alto magistrato di origini beneventane, eredita la passione per il diritto che lo porta dopo una brillante percorso scolastico presso il prestigioso liceo classico Giuseppe Garibaldi, ad iscriversi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università Federico II, dove si laurea ventunenne, con il massimo dei voti, conseguendo, subito dopo, l'abilitazione all'esercizio della professione forense e la specializzazione in diritto e procedura penale. All'attività di avvocato e di professore di liceo (che pure ha svolto per un breve periodo) preferisce tuttavia, da subito, l'impegno attivo nello Stato. Entra così a 23 anni nell'Amministrazione dell'Interno come funzionario, prima di polizia e, poi, della carriera prefettizia. Matura le sue prime esperienze sul territorio presso piccole prefetture, a Belluno e poi a Rieti. Ma è a Roma a partire dall'inizio degli anni 80 che si concentrano le varie tappe di un percorso professionale che lo porterà all'apice della carriera. Dopo alcuni incarichi presso importanti uffici del Ministero, quali la direzione generale dell'Amministrazione civile e il Gabinetto del Ministro, nel settembre del 1983 è chiamato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la funzione di vice capo di Gabinetto del VicePresidente. Nel 1987 gli viene affidato l'incarico di capo della segreteria del Sottosegretario alla Presidenza mentre nell'anno successivo viene nominato capo del Servizio commissioni parlamentari e vice capo del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento, presso la stessa Presidenza. A metà del 1989 approda al ministero del Tesoro. L'esperienza in quel Dicastero gli consente di aggiungere un tassello fondamentale alla costruzione del suo profilo professionale, anche attraverso la partecipazione, in occasione del semestre italiano di presidenza della CEE, a tutti i Consigli di bilancio e a tutti gli ECOFIN con un ritmo di impegno serrato che lo porta a fare la spola tra Roma e Bruxelles con cadenza quasi settimanale, fino alla firma del trattato di Maastricht alla quale accompagna il ministro Carli. Torna in amministrazione nel 1992 con funzioni di diretta collaborazione di diversi Ministri e Sottosegretari. Nel 1995 arriva la nomina a prefetto che lo porta dopo un breve incarico presso la Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno, ad una importante prefettura del Lazio, quella di Latina, dove ha lasciato una traccia profonda e viva del suo passaggio, grazie anche all'intenso rapporto umano che ha saputo creare con le popolazioni locali, come ben testimoniano le cinque cittadinanze onorarie che gli sono state conferite. Nel 2000 c’è il rientro al Ministero come capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e poi come Vicecapo della Polizia per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia. In quest'ultimo ruolo si è occupato, per oltre quattro anni, di tutti i contratti del personale delle 5 forze di polizia, nonché della formazione ed organizzazione dei presìdi, a livello centrale e periferico, sia per la Polizia di Stato che per l'Arma dei Carabinieri, e dall'intero riordino della macchina della sicurezza. Quale autorità di gestione del con sicurezza, forte anche dell'esperienza maturata al dicastero del Tesoro, è riuscito a portare a compimento una poderosa e complessa serie di interventi nel campo della sicurezza e della legalità. Agli inizi del 2007 è nominato capo del Dipartimento per le Politiche del personale dell'Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie. Nel giugno del 2008 viene designato Capo di Gabinetto del Ministro dell'interno, on. Maroni, incarico confermatogli dai successivi Ministri  Cancellieri e Alfano. L'impegno nell'amministrazione attiva non ha mai allontanato il prefetto Procaccini dall'attività di studio e dalla passione per l'insegnamento nelle Università e nelle Scuole di alta formazione pubblica, prediligendo in particolare, i grandi temi degli assetti ordinamentali e delle questioni sociali ed economiche. La passione per la storia (che ne ha favorito la collaborazione a riviste di carattere sociale) ne ha fatto un esperto numismatico, soprattutto di monete romane ma anche medioevali; è poi un appassionato collezionista di orologi, macchine fotografiche e libri. Dopo aver lasciato l’ Amministrazione, si è dedicato ad impegni qualificanti nel Centro studi Americani, di cui è stato anche direttore, nella Fondazione Sorella Natura, nell’ Accademia di Belle Arti e nella Fondazione Foedus.