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[caption id="attachment_53335" align="alignright" width="300"]ª ª[/caption] La casa dello studente sarà realizzata nella ex sede del rettorato di viale Crucioli a Teramo. Questa la proposta dell’Azienda per il diritto allo studio e dell’Università, proprietaria quest’ultima delle strutture e pronta a cederle in comodato gratuito; la Provincia fungerà da centrale di committenza per l’opera. Questa mattina è stata firmata in Provincia la convenzione che suggella un patto di collaborazione fra gli enti anche in considerazione del fatto che l’ADSU non ha una struttura tecnica adeguata e che, quindi, per questo motivo, si avvarrà dell’Università e della Provincia per attività di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza e di supporto tecnico-amministrativo. “E’ un progetto con un forte valore aggiunto perché oltre a dotare l’Università di una casa per lo studente riqualifica una parte importante della città e reintegra nel tessuto urbano la popolazione studentesca con evidenti ricadute positive sull’economia e sulle reti sociali” ha dichiarato il presidente dell’ADSU, Paolo Berardinelli che ha aggiunto: “E’ una sfida i tempi sono brucianti, dobbiamo metterci subito al lavoro per il progetto definitivo”. L’obiettivo è quello di reperire le risorse necessarie partecipando al bando del Ministero per l’Istruzione e la ricerca riservato agli interventi per strutture residenziali universitarie. Il bando ha una dote nazionale di 100 milioni di euro, a Teramo si spera di ottenere il valore corrispondente dell’immobile: circa 9 milioni di euro. Viene ipotizzata una residenza con 300 posti letto; 200 riservati a studenti e università e 100 messi messi sul mercato. Oltre ai posti letto, nell’idea progettuale, si pensa ai tipici servizi di queste strutture: dalle palestre a spazi di aggregazione. “Stiamo ragionando – ha sottolineato il prorettore, Dino Mastrocola, intervenuto alla firma della convenzione – pensiamo anche di riservare una parte ad uso foresteria per i tanti studenti stranieri che frequentano corsi e master. Per l’Università si tratta di fare un vero salto di qualità visto che siamo fra le poche in Italia a non avere una casa dello studente” Ipotesi che ora passeranno al vaglio della progettazione, una fase stringente visto che il bando del Miur è atteso fra fine anno  e i primissimi mesi del 2017. “Grazie alla collaborazione con Università e Provincia possiamo affrontare la sfida – ha detto il direttore dell’ADSU, Antonio Sorgi –  abbiamo avuto interlocuzioni preliminari con gli uffici del Ministero e siamo ottimisti”. Per la Provincia, che da mesi sta fungendo da stazione appaltante anche per i Comuni, si tratta, ha chiosato il presidente Renzo Di Sabatino di un “ulteriore passaggio verso la funzione di area vasta a servizio di enti e istituzioni locali. In questo caso,  pesa molto il valore intrinseco del progetto per il suo impatto urbanistico e sociale”.