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14102872_10209035617905450_8994694963087348592_o-1Alcune doverose precisazioni alla luce delle dichiarazioni diramate alla stampa da alcuni Sindaci a seguito di una riunione della Provincia di Teramo convocata dal Presidente e relativa ad una presunta scarsa presenza della Protezione Civile Regionale. Avendo vissuto direttamente questa ennesima ‘emergenza sisma’ fin dai primi momenti, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue. Unitamente al Capo Dipartimento Ing. Primavera, fin dalle 8,45 del 30 ottobre sono stato personalmente in Sala Operativa della Protezione Civile regionale per coordinare direttamente le operazioni nelle prime 24 ore, tipicamente corrispondenti ai momenti più critici. Da allora abbiamo continuamente interloquito (24 ore su 24) con i tantissimi Sindaci che si sono messi in contatto con noi per l’intera giornata (fino a tuttora) al fine di coadiuvare e supportare la loro attività quali responsabili di PC del proprio territorio. A tal riguardo, registriamo come alcuni Comuni non hanno comunicato criticità di sorta: come, ad esempio, il Comune di Atri, che non solo non ha richiesto alla nostra protezione civile l’effettuazione di sopralluoghi, ad oggi non ci risulta ancora aver aperto il COC (Centro Operativo Comunale). Per altro, contattato telefonicamente da operatori dell’Ospedale di Atri ed informato tempestivamente l’Assessore Paolucci, abbiamo subito verificato come in poche ore si è riusciti ad allocare i pazienti del Reparto di Rianimazione in altri presidi mettendoli in condizioni di sicurezza. Inoltre, sempre ad Atri e relativamente al tema degli edifici scolastici, registriamo come degli 11 plessi verificati, in 9 di essi sono state riscontrate condizioni di agibilità mentre per i restanti 2 (con esito B - temporaneamente inagibili ma su cui è sufficiente eseguire lavori di pronto intervento e rapida esecuzione per poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti), ad oggi, non ancora risulta essere stata avanzata al COR (Centro Operativo Regionale) alcuna richiesta di somme per il ripristino dell'agibilità. Riguardo, poi, all’inserimento di questo o quel Comune nell’ambito di una fantomatica "mappatura della Regione", concordo con le indicazioni dei Dipartimento nazionale in base alle quali sia assolutamente prematuro stilare 'classifiche' di sorta entro le 72 dal verificarsi dell’evento. E, comunque, non posso non evidenziare il pensiero ripetutamente evidenziato dal Commissario Errani e sottolineato dal Vice Commissario D’Alfonso riguardo al fatto «che tutti i danni ulteriormente riportati dal patrimonio privato, pubblico e religioso nei comuni interessati dal Sisma del 30 di ottobre troveranno copertura finanziaria». Importante, inoltre, anche l’accoglimento, in sede di Consiglio dei Ministri di ieri, della «richiesta dei Presidenti di Regione di adottare una normativa capace di velocizzare le verifiche di resistenza strutturale degli edifici» alla luce dell’esorbitante numero delle richieste ricevute. Sento, infine, il dovere di richiamare all’attenzione di tutti i Sindaci, quali locali responsabili di Protezione Civile, alcuni contenuti delle disposizioni di legge - in particolare la recente Ordinanza DPC n.388/2016 - anche e soprattutto in relazione alle incombenze, ai poteri ed alle possibilità che da loro di operare speditamente ed autonomamente per fronteggiare l’emergenza sisma, come ad esempio per l’acquisto di materiali oltre che di scorte per l’assistenza e l’accoglienza della popolazione residente in ogni Comune colpito dal sisma, un cui sunto viene di seguito riportato trascrivendolo da una specifica nota a cura della Sala Operativa della Protezione Civile Regionale ed inviata a tutti i Sindaci della Regione Abruzzo.