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mariani12108302_10204747193790872_8977506172026532626_nSappiamo che si tratta di una possibilità difficile da perseguire, ma proprio per questo motivo, siamo convinti che sia necessario supportare con tutte le forze politiche a disposizione, l’emendamento presentato al Senato, al decreto terremoto, da Stefania Pezzopane, che propone di includere nel cratere sismico anche i comuni di Isola del Gran Sasso e di Colledara. Con queste parole, in una nota congiunta, i Capigruppo in Consiglio Regionale Giorgio D’Ignazio (NCD) e Sandro Mariani (PD) continuano nella loro azione a favore dei comuni teramani pesantemente colpiti dal sisma dello scorso 30 ottobre. L’azione della Senatrice – continuano D’Ignazio e Mariani – merita l’endorsement politico da parte di tutti noi e non solo sul livello regionale. Lanciamo dunque un vero e proprio appello a tutti i nostri parlamentari, affinché sposino la causa dei due comuni della provincia di Teramo, letteralmente inginocchiati dai danni subiti a causa del sisma. Non è superfluo ricordare – continuano i Capigruppo – che la scuola di Isola del Gran Sasso, così come l’edificio comunale, hanno avuto esito E, con conseguente inagibilità e relative enormi difficoltà per i bambini e per chi soprattutto in questi giorni difficili ha necessità di interfacciarsi con gli uffici comunali, viste le enormi richieste di sopralluoghi per verificare la sicurezza di case ed aziende fortemente danneggiate. In una situazione analoga versa anche il comune di Colledara, che sta facendo fronte ad un numero elevato di sfollati e riporta numerosissimi danneggiamenti alle strutture che rendono assolutamente impervio il percorso per riportare la situazione alla normalità. Continuiamo dunque a voler rappresentare la nostra vicinanza alle popolazioni colpite – concludono D’Ignazio e Mariani – tendendo la mano a questo tentativo di allargamento del cratere, certi che la riparazione dei danni e l’aiuto supplementare da parte della Regione Abruzzo non mancheranno, ma convinti che le possibilità aggiuntive contenute nella misura, possano agevolare i cittadini che già versano in condizioni di estrema criticità.