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schermata-2016-12-02-alle-15-11-20Davide Troilo, il 32enne accusato di aver ucciso l'ex fidanzata a Pescara, è ricoverato in ospedale con una prognosi di 15 giorni e al momento non sa che la 26enne è morta: piantonato dai carabinieri nel reparto di Chirurgia, il giovane è stato arrestato. Il ragazzo, nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Silvia Santoro, in ospedale, ha raccontato la sua versione dei fatti, affermando che la discussione con la donna sarebbe nata per un computer e un tablet che i due avevano in comune. C'è stata una lite, poi lei ha preso un coltello e, in un primo momento, si è ferita da sola al collo. Questo l'inizio della ricostruzione fornita da Davide Toilo nel corso dell'interrogatorio davanti al pm. L'uomo - che ha una ditta di assistenza tecnica per ascensori - ha raccontato che la ragazza, raggiunta la casa in cui fino a pochi giorni fa i due vivevano insieme con l'intenzione di riprendere le sue cose, non avrebbe voluto restituirgli un tablet che Troilo utilizzava per lavorare. A quel punto l'uomo si sarebbe rifiutato di restituire un computer e ne sarebbe nata una lite vera e propria. I due si sarebbero spinti a vicenda, scivolando a terra a causa del pavimento bagnato. La ragazza a quel punto avrebbe preso un coltello in cucina e, dicendo di non farcela più a vivere in quel modo, si sarebbe ferita al collo. Lui, allora, sempre secondo quanto riferito al pm, avrebbe preso un altro coltello e si sarebbe ferito al collo. La ragazza, poi, lo avrebbe colpito all'addome e lui avrebbe inferto a lei un colpo al collo in profondità ed altri sul corpo. L'uomo non ricorda gli istanti successivi. Il suo legale, Davide Antonioli, lo ha definito scosso e provato. Il 32enne ha anche pianto durante l'interrogatorio. I due erano fidanzati da circa tre anni, poi, alcuni giorni fa, la 26enne aveva interrotto la relazione. "Mamma, aiutami, mi sta ammazzando". È quanto avrebbe urlato alla madre Jennifer Sterlecchini. Proprio mentre nell'abitazione si consumava la tragedia, fuori c'era la mamma della ragazza, rimasta all'esterno perché il giovane aveva chiuso la porta. A raccontarlo sono alcuni vicini di casa. Uno di loro, in particolare, ha sentito le urla ed è subito accorso. Si tratta della stessa persona che poi ha lanciato l'allarme. La madre della ragazza, sconvolta, è svenuta in strada. È stata subito soccorsa dai conoscenti ed ospitata in casa di vicini.