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16265227_1200210830098727_8683791696353400456_nIl Sindaco di Teramo  si dice disponibile a riaprire le scuole. Se finiranno nella giornata di oggi le verifiche e dopo aver capito se vi sono altre scuole inagibili stabiliremo quando  riaprirle. «C'è bisogno ancora di qualche altro giorno. Le scuole riapriranno in sicurezza». Presente alla riunione il Prefetto che ha parlato dell'annuncio di un sisma di magnitudo 5 da parte di un esperto dell'Ingv. Vedremo se sarà davvero così. GUARDA L'INTERVISTA A BRUCCHI   L'intervista «II "buco" che va da Montereale all'Aquila è stato riempito solo m parte. Potremmo aspettarci, nell'area a sud-est diAmatrice, qualche altra scossa di magnitudo simile a quelle che si sono già verifícate, tra 5 e 5.5 della scala Richter». Sono le parole di Gianluca Valensise, responsabile dell'Ufficio di presidenza "Relazioni scientìfiche istituzionali" dell'Ingv. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia chiarisce rischi e possibilità di un altro terremoto, dopo l'allarme che si è diffuso a macchia d'olio, sulla base del verbale della Commissione grandi rischi, che non ha escluso una nuova scossa di magnitudo tra 6.5 e 7. Secondo Valensise «il tratto intermedio, da Montereale all'Aquila, potrebbe essere interessato da altri fenomeni sismici, non superiori a 5 gradi di magnitudo. Il sistema di faglie che si era attivato nel 2009 generando il terremoto dell'Aquila», spiega, «presumibilmente non è attualmente carico di energia. Di conseguenza, non è in grado di produrre forti terremoti». Dichiarazioni precise e circostanziate dell'Ingv, che vengono sottolineate e riprese dal geólogo Antonio Moretti, docente dell'Università dell'Aquila. «Con Valensise abbiamo sempre avuto qualche divergenza scientifica», ammette Moretti, «fin da quando eravamo borsisti all'Istituto di geofisica, ma facciamo lo stesso mestiere e parliamo la stessa lingua. Purtroppo, le sue parole sono state completamente ignorate dalla Commissione grandi rischi». Dopo il terremoto di Montereale, Valensise aveva parlato «di un tratto di collegamento, a«sud est di Amatrice, che poteva produrre ancora terremoti. Ma fino a 5- 5.5 di magnitudo». Indicazioni che cozzano con le dichiarazioni della Commissione grandi rischi, che ha elevato tale possibilità fino a 7 gradi di magnitudo, facendo scattare l'allarme tra la popolazione aquilana. «Pur non essendo d'accordo su qualche dettaglio con Valensise», sottolinea Moretti, «ritengo la sostanza del discorso assolutamente corretta. Se si muoverà qualche segmento di faglia all'intemo del sistema dando scosse anche di discreta energia, cosa plausibile, anzi probabile, tale fenomeno può essere inquadrato nel contesto del normale assestamento sismico del territorio. Valensise non ha assolutamente parlato di scosse disastrose che avverranno chissà dove e quando, ma ha elaborato una corretta analisi dei dati. Bisogna avere ancora un po' di pazienza, ma niente panico. Soprattutto all'Aquila».