PER LA MORTE DI VALERIO GIANNOBILE, INDAGATO UN AMICO CHE ERA CON LUI A COLLEPARCO
Sviluppi nell'inchiesta per la morte di Valerio Giannobile. C'è un indagato che potrebbe chiarire come mai il 27enne tifoso del Teramo ed esponente Antifà morto in un'abitazione del quartiere di Colleparco lo scorso mese di ottobre morì in quel modo. La procura di Teramo ha infatti iscritto sul registro degli indagati uno dei ragazzi che, in quella tragica mattina, erano con Valerio. Le accuse ipotizzate dal sostituto procuratore Andrea De Feis sono quelle di spaccio e di morte come conseguenza di altro delitto. In questi mesi la squadra mobile, che è intervenuta all'alba dell'8 ottobre scorso, ha proseguito i riscontri del caso per provare a far luce su quanto avvenuto. Valerio si era recato a casa di un amico a Colleparco ed era stato trovato in bagno, ormai deceduto. L'autopsia eseguita dal medico legale Giuseppe Sciarra, secondo le prime risultanze, avrebbe confermato la morte dovuta ad intossicazione da sostanza stupefacente, con la procura che, in questo lasso di tempo, ha affidato anche diversi approfondimenti alla scientifica su reperti trovati vicino al corpo ormai purtroppo senza vita di Valerio. Poi è arrivata l'iscrizione sul registro degli indagati per uno dei coetanei che erano con lui quel giorno. L'inchiesta, comunque, non è ancora chiusa e non è escluso che i futuri riscontri potrebbero portare ad ulteriori sviluppi.
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