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Cede cavalcavia sulla A14 Bologna-Taranto vicino Ancona: un'auto è rimasta sotto le macerie, due i morti. Le vittime sono una coppia, marito e moglie originari della provincia di Ascoli Piceno ma residenti nel Teramano, sessantenni. Autostrade per l'Italia ha spiegato che "si è verificato il cedimento di una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia, che era chiuso al traffico nell'ambito dei lavori di ampliamento a tre corsie dell'A14 nel tratto tra Ancora Sud e Loreto".
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Al momento il tratto interessato è chiuso in entrambe le direzioni. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco e i soccorsi sanitari, oltre al personale di Autostrade per l'Italia. Nell'incidente sono rimasti feriti due operai che, stando alle prime informazioni, potrebbero essere invece coinvolti nella caduta di alcune impalcature. I feriti sono stati trasportati in eliambulanza nell'ospedale di Torrette ad Ancona. Secondo quanto si è appreso, le loro condizioni non sarebbero gravi. Sul posto la polizia stradale, i vigili del fuoco e i mezzi del 118. L'autostrada è chiusa.
Autostrade per l'Italia, che gestisce gli oltre 743 chilometri della A14, fa sapere che il crollo è stato causato dal "cedimento di una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia, che era chiuso al traffico".
Il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto ha convocato una riunione immediata del Comitato operativo della viabilità. Lo scopo "è individuare una soluzione alternativa alla circolazione ordinaria, interdetta nella zona interessata dal crollo".
Autostrade per l'Italia informa in una nota che ''sul cavalcavia che ha ceduto in A14 all'altezza di Camerano, tra Loreto e Ancona Sud, erano in corso lavori di adeguamento dell'infrastruttura, in seguito all'ampliamento a tre corsie dell'autostrada, che prevedevano il sollevamento del cavalcavia''. La struttura era chiusa al traffico. Nell'incidente sono rimasti feriti due operai della Delabech, che eseguiva i lavori. ''Le strutture tecniche della Condirezione Generale Nuove Opere di Autostrade per l'Italia stanno acquisendo tutte le informazioni necessarie, che sono state prontamente richieste alla Delabech''.
Stanno per raggiungere il luogo dell'incidente i familiari della coppia dell'Ascolano rimasta uccisa nel crollo del ponte provvisorio lungo l'A14, all'altezza di Camerano. I nomi delle due vittime, che risiedevano in Abruzzo, non sono stati ancora ufficializzati proprio nel rispetto dei parenti. Nel punto dove è avvenuto il disastro sta arrivando anche il consulente tecnico incaricato dei primi rilievi. Sul posto anche il magistrato di turno.
"Ennesima tragedia annunciata: sono anni che denuncio lo stato di mancata osservazione delle regole di collaudo e la scarsa esecuzioni dei lavori. Per aver denunciato la corruzione la camorra e questo sporco modo di operare, ho distrutto la mia vita. Per anni la politica mi ha offeso e delegittimato, perchè troppi sono i giochi di potere tra ditte colluse e apparati dello Stato". Lo scrive Gennaro Ciliberto, 44 anni, che è stato responsabile della sicurezza nei cantieri di una ditta realizzatrice della costruzione e della manutenzione di varie opere autostradali in subappalto, ha denunciato corruzione nell'aggiudicazione di lavori, infiltrazioni mafiose ed anomalie costruttive, ha subito gravissime minacce ed a cui è stato riconosciuto lo status di testimone di giustizia che lo ha inserito nel programma di protezione.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta predisponendo l'istituzione di una commissione ispettiva di esperti del dicastero per analizzare e valutare quanto accaduto sulla A14 con il cedimento della struttura tra Ancona Sud e Loreto. Il decreto di nomina verrà firmato dal Ministro Graziano Delrio. Lo annuncia una nota del ministero.
AGGIORNAMENTO SULLA COPPIA DECEDUTA
Dalle prime informazioni assunte, marito e moglie morti nel crollo nel viadotto autostradale sarebbero di Pagliare del Tronto, frazione del Comune di Spinetoli.
Si tratterebbe di una coppia di imprenditori marchigiani e non teramani come si era appreso in un primo momento.
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Nello schianto sono morti
Emidio Diomende (60 anni) e Antonella Viviani (54 anni), genitori di Daniele ex team manager della Sambenedettese Calcio.
I due abitavano nella frazione di Spinetoli, a ridosso della poste ed avevano un'azienda di confezioni a Colli del Tronto.
Mimmo ed Antonella erano due stimati imprenditori. Legati da un amore profondo, avevano festeggiato a San Valentino i loro 36 anni di matrimonio. Un'unione solida ed un legame profondo. Vicini sia nella vita privata che nel lavoro. Si occupavano, infatti, di un'azienda di confezioni. Una ditta a conduzione famigliare con sede nel Comune di Colli del Tronto, a due passi dalla loro abitazione.
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Vivevano, infatti, a ridosso delle Poste di Pagliare del Tronto. Persone solari e simpatiche, erano molto conosciute anche a San Benedetto, città natale di Antonella che abitava, da giovane, al Paese Alto.
Cordoglio per la loro morte è stato espresso anche dal sindaco di Spinetoli, Alessandro Luciani, e da tutta la giunta. Una tragedia piombata come un fulmine a ciel sereno sulla tranquilla comunità picena che non si capacita del dramma che ha colpito la famiglia Diomede.
Lasciano i figli Daniela e Daniele, quest'ultimo ed team manager della Samb e stimato professionista nel mondo dello sport locale.
''Non ci abbiamo capito niente, ad un certo punto è crollato tutto, e ci siamo ritrovati per terra''. Sono le prime parole che due dei tre operai romeni rimasti feriti nel crollo del ponte sull'A14, sul quale stavano eseguendo lavori di manutenzione, hanno detto ai soccorritori e al primario del pronto soccorso dell'Ospedale di Torrette, ad Ancona Aldo Salvi. O. E., 47 anni, residente a Frascati, e I. F., 57, che vive a Montecompatri, sono entrambi dipendenti della Delabech, l'impresa romana incaricata da Autostrade per l'Italia dei lavori sul ponte. Lo dice il dottor Salvi. Il 47enne ha riportato una frattura al polso, il compagno un trauma cranico di media gravità e contusioni multiple. Se non insorgeranno complicazioni, potrebbero essere dimessi dall'Osservazione del pronto soccorso già domani. Il terzo ferito invece, anche lui romeno, è stato medicato nell'ospedale di Osimo per lievi contusioni. La testimonianza dei tre operai sarà determinante per l'inchiesta del pm Irene Bilotta.
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