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Due forti scosse, rispettivamente di 3.5 e 3.2 di magnitudo, sono state registrate dall'Ingv nel pomeriggio nella zona del cratere del terremoto in Italia centrale, avvertite in particolare nelle zone di Macerata e l'Aquila. La prima scossa, alle 16.57, ha avuto l'epicentro a 2 chilometri da Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e vicino a Ussita, Visso e Preci sui monti Sibillini. La profondità del sisma è stata a 9 km. L'altra scossa, particolarmente avvertita dalla popolazione all'Aquila, si è avuta alla 18.15 con magnitudo 3.2. L'epicentro è stato localizzato dall'Ingv a 5 chilometri dall'Aquila, dove è stato udito un forte boato, con gli abitanti che sono scesi in strada. Epicentro a 10 km di profondità. Due scosse di terremoto oggi all'Aquila, sentite nettamente dalla popolazione e con epicentro nella stessa zona, a pochi chilometri dall'ospedale "San Salvatore". La prima, di magnitudo 2.8, c'è stata alle 12.29. Visto l'orario, alcune scuole hanno deciso di anticipare l'uscita degli alunni. Anche negli uffici della Regione Abruzzo di palazzo Silone in via Leonardo Da Vinci e in alcuni call center della zona Ovest i dipendenti sono usciti per qualche minuto, salvo poi rientrare a lavoro. La cosa si è ripetuta nel pomeriggio, alle 18.15, con magnitudo più alta, 3.2, e la vibrazione di pochi istanti stavolta percepita anche nella zona Est e addirittura nel Teramano. "Le scuole in mattinata hanno fatto come volevano sull'uscita degli studenti, come amministrazione comunale non abbiamo preso alcun provvedimento", spiega la dirigente dell'ufficio di Protezione civile, Enrica De Paulis. "Dopo la seconda scossa, senza nessun allarmismo, ho avvisato il personale del Coc (Centro operativo comunale, ndr) a essere eventualmente operativo, speriamo non ce ne sia bisogno".