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I consiglieri Paola Cardelli e Fabio Berardini attaccano il Sindaco per le mancate promesse dell'housing di via Longo. «Non si può non plaudire alla capacità istrionica del nostro Primo Cittadino che, malgrado la clamorosa débâcle della sua Amministrazione emersa in Commissione urbanistica circa il progetto di housing sociale di V.Longo, ancora si presenta alla cittadinanza con baldanza e sicumera inossidabili, dissimulando bravamente la gravità degli accadimenti - dice la Cardelli - perché in quella Commissione è stato l’ufficio legale del Comune, nella figura del suo dirigente, che seppure con  quinquennale ritardo, ha finalmente sancito che quel progetto non ha mai avuto i requisiti della legittimità poiché fondatosi su un atto NULLO (la Convenzione sottoscritta,  tra l’altro senza alcun titolo, dal Sindaco con la Società finanziaria “ SGR Investire Immobiliare”). NULLI dunque i millantati vincoli tra quest’ultima ed il Comune, NULLA  la perizia di stima del valore di quegli immobili indebitamente commisurato alle esigenze della Società, NULLO il concorso di idee svolto da questa per nome e per conto dell’Ente ed infine carta straccia il fantomatico progetto vincitore  di quel concorso. Dunque un procedimento totalmente invalido al punto che quella Società ha dovuto ripresentare una nuova proposta di investimento nel novembre 2016 (informazione, questa, finora accuratamente nascosta)! E’ stata inoltre ufficialmente ribadita l’inderogabilità del ricorso ad una  GARA PUBBLICA (la cui assenza ha contribuito ad infirmare tutto il procedimento) per selezionare un eventuale progetto urbanistico per quell’area e per scegliere l’ipotetico interlocutore finanziario. Il tutto esattamente nel solco di quanto da me denunciato in tutte le sedi; denunce che  così come mi riproponevo, hanno di fatto reso impossibile all’Amministrazione portare a compimento un’operazione del tutto illegittima. Il colossale bluff è infine totalmente smascherato, il “re è nudo”. Ma sembra  che occorra rimarcare  che proseguire con gli sfratti  degli angariati inquilini di V.Longo, come vanno ancora prospettando questi Amministratori, con l’ arroganza tipica degli incompetenti, non sia al momento possibile (a prescindere dalla disastrosa situazione degli alloggi ATER)  dato che il Piano di mobilità degli stessi è affetto dalla stessa patologia procedimentale sopra indicata, poiché è stato concepito (e deliberato) espressamente in funzione del conferimento degli immobili di V.Longo al Fondo immobiliare gestito dalla sunnominata Società finanziaria e dunque per il perseguimento di un fine illegittimo. Tutta la questione dovrà necessariamente tornare in Consiglio comunale, prima di intraprendere qualsiasi altra iniziativa», chiude Paola Cardelli. Tuona anche Fabio Berardini: «Vi ricordate quando il Sindaco Brucchi accusava il Movimento 5 Stelle di non sapere la differenza tra una determina e una delibera? Bene. Ieri, invece, durante la Commissione Urbanistica, abbiamo scoperto che il Sindaco Brucchi, dopo ben oltre 15 anni di esperienza amministrativa, non solo non sa contare il numero di perizie che sono state redatte per il progetto di housing sociale di Via Longo ma, ancor più grave, ha firmato un accordo nullo con la Società Investire S.g.r.
Dal 2012 fino a ieri il Sindaco Brucchi era sicuro di poter sottoscrivere accordi senza passare per la Giunta e Consiglio comunale, andando a conferire l’area di Via Longo a Fondo di investimento in assenza di una gara pubblica. In Commissione Urbanistica, però, è arrivata la doccia fredda per il Primo Cittadino. L’Avvocatura comunale, infatti, ha riferito che l’atto sottoscritto dal Sindaco è nullo e che è necessario bandire una gara di evidenza pubblica per scegliere definitivamente il progetto di housing sociale il quale non può essere imposto da Investire S.g.r.. All’interno della questione si inserisce il fatto che il Comune di Teramo, con la seconda perizia giurata e firmata dall’Ing. Ciutti, ha deprezzato il valore dell’area di Via Longo anche in considerazione dell’accordo nullo con Investire S.g.r. (il quale includeva un piano cronologico di trasferimento degli inquilini che non è stato rispettato). Grazie all’ignoranza che regna sovrana ai piani alti di Via Carducci abbiamo perso ben 5 anni (dal 2012) per riqualificare la nostra Città, perdendo la possibilità di partecipare ad altre soluzioni e spostando, senza una reale motivazione, le persone dalla propria abitazione. Nei prossimi giorni sarà importante capire a quale titolo il Sindaco firmi accordi privati con una società di investimento. Un’amministrazione assolutamente indecente», chiude Fabio Berardini.