ACQUA DEL RUZZO, IL PROCURATORE APRE L'INCHIESTA PER ACCERTARE IL CASO DELLO SVERSAMENTO DALL'INFN
E’ un fascicolo per reati ambientali quello che la Procura teramana ha aperto su una presunta contaminazione delle acque captate dai pozzetti che insistono nell'area dei laboratori nazionali del Gran Sasso e finite nella rete del Ruzzo. Dopo che ad agosto le analisi dell'Arta avevano rilevato la presenza di diclorometano nell'acqua, in valori inferiori ai limiti di legge per quel che riguarda le acque potabili ma superiori ai limiti per le acque sotterranee, sul tavolo della Procura sono arrivati diversi esposti. Da qui l’inchiesta, aperta dal Procuratore Antonio Guerriero con le indagini delegate agli uomini della Forestale. L’obiettivo è quello di ricostruire con esattezza tutta la vicenda dello sversamento dai laboratori nella rete del Ruzzo e fare chiarezza su eventuali responsabilità. Per ora il fascicolo è senza indagati. Nei giorni scorsi il Forum H20 e la stazione ornitologica abruzzese hanno rilanciato la questione sicurezza dopo l’incidente di agosto, annunciando la presentazione di un esposto alle procure di Teramo e L’Aquila e alla Corte dei Conti.