VIDEO-OPERAZIONE D-DAY A GIULIANOVA/ SEQUESTRATE DUE TONNELLATE DI MARIJUANA PER 10 MILIONI DI EURO, IN MANETTE UN BRINDISINO
Per arrestarlo sono stati impiegati 27 uomini nell' Operazione D-Day che ha portato domenica all'arresto di Giovanni Carabotti , 49 anni di Brindisi un insospettabile senza precedenti specifici, per droga arrivato nei dintorni di Giulianova dalla provincia di Brindisi.
Una operazione importante per il nostro territorio e che ha portato al sequestro di 1.920 kg di marjuana pura. L'operazione è nata casualmente da controlli svolti dai carabinieri guidati dal capitano Domenico Calore sulla strada, dove è stato notato un anomalo soggetto che si aggirava nel comune teramano e dopo averlo monitorato i militari hanno iniziato a seguirlo. Carabotti ha sempre alloggiato in hotel e ristoranti di lusso e si è incontrato spesso e volentieri con albanesi. L'uomo è arrivato fino a Fossacesia dove aveva preso in affitto un capannone in una casa colonica nell'agro della provincia di Chieti. «L'altro ieri notte - ha spiegato il capitano Calore - abbiamo visto che era avvenuto uno sbarco ed abbiamo trovato un furgone pieno zeppo di droga con quasi due quintali di marjuana ben confezionata». Carabotti appena visto i carabinieri ha tentato di scappare e di investire due militari ma è stato inseguito e dopo una fuga è stato bloccato all'ingresso dell'autostrada per Val Di Sangro. Si tratta di marijuana purissima che sul mercato avrebbe fruttato 10 milioni di euro. L'organizzazione si muoveva con auto di grossa cilindrata, motoscafi importanti da 500 cavalli e ben attrezzati e viveva in alberghi stellati. Nei giorni in cui il brindisino è stato attenzionato dai carabinieri ha alloggiato in hotel di Giulianova, Roseto e Mosciano.
In corso indagini per smantellare tutto il sodalizio.
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