DEF/IL GOVERNO PRENDE TEMPO E RINVIA LE SCELTE ALLA PROSSIMA MANOVRA DI BILANCIO, BRUCCHI E' A ROMA ALL'ANCI
"Le prime impressioni sul Def evidenziano l'intento del Governo di prendere tempo e rinviare le scelte importanti alla prossima manovra di bilancio. L'Italia invece ha bisogno ora di un forte rilancio degli investimenti pubblici ad alto moltiplicatore, in modo da stimolare efficacemente la crescita e l'occupazione". Lo dichiara Gianni Melilla, deputato di Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista e capogruppo in commissione Bilancio a Montecitorio. "Il Governo Gentiloni - prosegue Melilla - sembra ossessionato dalla continuità con le politiche del passato governo, basate sulla riduzione della spesa pubblica e delle imposte con una incidenza insignificante sulla grave situazione economica di stagnazione e alta disoccupazione. Non ci convince un generico rifacimento di vecchi piani di investimenti rinviati puntualmente negli anni, perché l'Italia ha bisogno urgentemente di una forte ripresa degli investimenti. I Gruppi parlamentari di Mdp hanno presentato al Governo una proposta di incremento netto degli investimenti di mezzo punto del PIL (pari a circa 8 miliardi di euro l'anno), per almeno 3 anni, per finanziare un grande Piano del lavoro e per l'ambiente destinato alla manutenzione urbana e alla messa in sicurezza del territorio. Abbiamo chiesto al Governo un incontro per presentare le nostre proposte "Per una nuova agenda sociale e progressista " - conclude il deputato di Mdp - ma sinora il Governo non ha trovato il tempo per incontrarci. Leggeremo, appena sarà trasmesso al Parlamento, il Def e valuteremo sui contenuti la nostra azione parlamentare e politica".
Il Sindaco Brucchi è a Roma e sta facendo il punto della situazione presso l'Anci per capire quali azioni intraprendere con i colleghi prossimamente.
"Con la manovra correttiva, ancora in corso di elaborazione, viene creato un fondo da un miliardo all'anno per tre anni a favore delle popolazioni colpite dal sisma dell'Italia Centrale. Le risorse sarebbero destinate sia agli investimenti per la ricostruzione, sia per sostenere la ripresa delle attività produttive. Sembrerebbe che nelle zone terremotate verranno individuate delle zone franche urbane: zero tasse e contributi per due anni per le imprese. Ovviamente attendiamo di conoscere nel dettaglio le modalità e i criteri delle erogazioni e delle agevolazioni dei fondi affinché non si determinino discriminazioni tra Comuni, il che sarebbe davvero inaccettabile. Chiediamo con forza al governo di non fare figli e figliastri e di spiegare nel testo del decreto in fieri se il fondo di un miliardo per tre anni sia già impegnato anche per gli anni successivi o se, invece, sarà necessario aspettare l'approvazione delle prossime finanziarie. E' evidente che per una seria programmazione degli interventi e per la loro attivazione pratica scegliere l'una o l'altra opzione avrebbe un significato molto diverso e decisivo". Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Remigio Ceroni.