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Si svolgerà oggi alle 11 all'ospedale Mazzini l'autopsia sui corpi di Enrico Faiani, 61 anni di Castelli e Francesco Carta di 45, originario di Cermignano ma residente a Bisenti morti ieri sulla cima del Brancastello mentre effettuavano un'ascesa alpinistica insieme ad altri tre amici. L'autopsia sarà eseguita dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra. I tre compagni alpinisti, tutti sotto shock ma illesi - Vincenzo Di Simone di Castelli, Tiziano Di Ludovico di Bisenti e Vincenzo Mingione di Appignano di Castiglione - sono tornati a piedi a valle. Sull'incidente in montagna il sostituto procuratore di turno, Enrica Medori, ha aperto un'inchiesta. Entrambe le vittime erano molto conosciute. Enrico Faiani, 61 anni, sposato con Emiliana, fabbro in pensione, ha per anni gestito un'attività che oggi portano avanti i suoi figli Andrea e Alessandro che è anche assessore del Comune di Castelli. In passato aveva fatto parte del Soccorso alpino: aveva fatto parte, ad esempio della squadra intervenuta quando un caccia cadde sul monte Camicia, tanti anni fa. Profondo conoscitore della montagna, era molto amico di Francesco Carta con cui spesso faceva escursioni domenicali. Francesco Carta era invece nato 45 anni fa a Cermignano. Laureato in veterinaria, era spostato da poco meno di 10 anni con Doriana Amati di Bisenti. Carta aveva lavorato a lungo nei grandi allevamenti della Francia del Nord, poi era tornato in Abruzzo ma recentemente aveva ripreso a lavorare in Francia, facendo la spola con Bisenti, dove viveva con la moglie. Nonostante gli impegni professionali all'estero era molto conosciuto in Val Fino. Anche lui aveva una approfondita conoscenza della montagna, era iscritto al Cai di Arsita da 15 anni. Il sindaco di Castelli Seca sotto shock per la perdita di Enrico Faiani padre di un suo assessore Alessandro Faiani ma era soprattutto un amico fraterno del primo cittadino che ieri ha trascorso gran parte del pomeriggio all'obitorio del Mazzini con i familiari assistiti da una equipe di psicologi.