×

Avviso

Non ci sono cétégorie
Crisi al Comune di Teramo. Il sindaco dimissionario Murizio Brucchi lavora al documento da presentare ai suoi in una imminente riunione anche perchè i tempi stringono e l'11 maggio giorno entro il quale occorre ritirare le dimissioni per evitare che arrivi il commissario, si avvicina. Intanto, dopo aver incassato il "no grazie" dalla Lista Civica che si è rifiutata anche di incontrare il sindaco ed anche il "no grazie, mai con questa amministrazione" da An-Fdi, Brucchi spera con tutte le sue forze che Sbraccia, Caccioni e Falasca ci ripensino e decidano di appoggiarlo di nuovo. Starebbe infatti con l'ok di Paolo Gatti pensando di presentare non un azzeramento ma un aggiustamento della Giunta con sei assessori massimo sette (come avevano chiesto Falasca e Caccioni, un assessore per ogni gruppo) e mandare a casa Guardiani e Antonini. Continua invece a telefonare ai consiglieri per organizzare una riunione alla quale nessuno vuole andare il buon Covelli oramai alla disperazione perchè non sa come fare per rendersi utile alla politica del poltronificio al Comune di Teramo. Tutto questo mentre ieri giorno di consiglio provinciale era impegnato altrove. Come finirà questa storia tutt'altro che semplice non si puo' ancora sapere.
Intanto il Movimeno 5 Stelle di Teramo a proposito di poltrone in una nota scrive: «Maurizio Verna, consigliere del Partito Democratico, dopo aver rincorso la delega per la vice presidenza nella "soppressa" Provincia e vistasela scippare dall'esponente rosetano di "Abruzzo Civico" Nugnes (secondo consenso esplicito del Presidente Renzo Di Sabatino), con la coerenza che da sempre contraddistingue il PD, cosa fa? Mette in pratica gli slogan del segretario nazionale Matteo Renzi, "cambia verso" e "en marche", apprestandosi a dar man forte al dimissionario Sindaco Brucchi.
Tutto ciò per amore per la Città? Ovviamente no, solo grande affezione alla poltrona!
In un momento di grande crisi, questa sfiancante guerra interna al PD, tesa solo ad ottenere una poltrona, non è dissimile dal teatrino che si sta svolgendo all'interno della maggioranza Brucchi, con il solo risultato di confermare ancor di più, ove ce ne fosse ancora bisogno, le affinità tra destra e sinistra in tema di incarichi e potere.»