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Ennesimo colpo, ennesima esplosione del bancomat sempre e di nuovo ai danni della Banca Tercas, alias Popolare di Bari. Stavolta è stata presa di mira la filiale di Garrufo di Sant'Omero. Identico modo di operare: esplosivo allo sportello automatico ed esplosione con una parte dei soldi andati in fumo, altri lasciati sulle scale ed una parte portati via. L'ora sempre la stessa le 2 del mattino. Poi fuga senza che nessuno abbia visto nulla ma con i cittadini della zona spaventatissimi per il botto sentito durante il sonno. Sul posto i carabinieri della locale stazione coordinati dai militari della Compagnia di Alba Adriatica che stanno quantificando la somma con l'aiuto del direttore della filiale. Dai primi accertamenti si è appreso che la banda composta sempre da 4 persone è arrivata  sul posto con una macchina di media cilindrata che al momento non risulta essere stata rubata e con la quale si sarebbero poi allontanati senza lasciare tracce. Una parte dei soldi da 20 euro sono stati ritrovati per le scale mentre avrebbero portato via banconote da 50 euro. La somma non è stata ancora quantificata anche se la macchina è stata caricata ieri pomeriggio con 70 mila euro. Ora occorre capire spiega il capitano Petroli del reparto operativo di Teramo quanti prelevamenti siano stati fatti dopo che il bancomat è stato caricato della somma per capire esattamente di quanto è stato il furto. Il modo di operare, lo dicevamo è sempre quello che ha fruttato alla banda specializzata nelle rapine dei bancomat Tercas ottime "entrate". Fino ad ora sono stati messi a segno rapine alle filiali Tercas di Tortoreto Alto, Campo a Mare di Roseto, Scerne di Pineto, Mosciano Sant’Angelo a  Pagliare di Morro d’Oro, a Teramo, a Corropoli. E l'elenco non si fermerà fino a quando la banda non verrà arrestata. L'ultimo colpo era stato messo a punto a Corropoli il 15 aprile e i rapinatori in questo caso portarono via 40 mila euro. Il furto avrebbe fruttato circa 30 mila euro da un primo conto sommario.