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Milton Di Sabatino che parla male dei consiglieri comunali dovrà andare via e dovrà essere sostituito (ma servono 21 voti che la maggioranza non ha). La ricostruzione deve essere tolta a Dodo Di Sabatino Martina con effetto immediato ne Futuro In dovrà avere solo  due assessori e non tre. Sei in tutto. Basta. Si presenteranno con queste richieste oggi pomeriggio all'incontro con Brucchi i tre consiglieri indipendenti: Caccioni, Falasca e Sbraccia. Al momento il più possibilista che sembra disposto ad un'apertura pare essere Falasca che non vuole un commissario per la città ma un governo fermo e deciso che porti avanti sei punti certi fino a fine mandato del Sindaco, fino al 2019. Falasca proporrà al Sindaco di sciogliere i gruppi consiliari perchè non ci sono più quei gruppi che lo sostennero all'epoca dei fatti, dunque, è meglio voltare pagine e chiuderla con i gruppi inesistenti. Del resto la Lista Civica e Fdi-An sono usciti dalla maggioranza e non rientreranno. «I problemi di Futuro In non mi interessano - dice Vincenzo Falasca - visto che sono uscito dal gruppo. Per me la Giunta dovrà essere formata da sei assessori e basta. Non credo che esista un commissario manager e per questo credo che sia meglio avere un governo della città» Falasca poi spiega anche che: «la politica basata solo sulla clientela non funziona più e se Futuro In ha problemi con questo o quell'assessore se la vedessero al loro interno...», come dire basta millantare in giro sul mio conto. E come non dargli ragione all'architetto Falasca dopo le dicerìe che circolano senza alcun senso. Brucchi ha chiesto ieri ai tre consiglieri quando ha fissato l'appuntamento di questo pomeriggio un atto di responsabilità. Lo stesso atto che sarà inoltrato al primo cittadino dimissionario oggi con la preghiera a confermare le dimissioni se non saranno accettate le condizioni di Caccioni, Sbraccia e Falasca. Sono loro a tenere il cerino accesso e questo Brucchi lo sa molto bene, così come lo sa anche Paolo Gatti.  Entro i prossimi giorni si deciderà se mandare tutti a casa o continuare con questa agonìa che sinceramente ha davvero stancato anche a noi giornalisti di "campagna". Teramo merita ben altro.