INDAGINI A 360 GRADI DALLA PROCURA PER CAPIRE LE CAUSE DELL'INQUINAMENTO DELL'ACQUA. LA ASL: «POSSIBILE LA PRESENZA DI TOLUENE»
Si indaga a 360 gradi sul caso dell'acqua dichiarata non potabile. In una relazione della Asl si evidenzia che: «È possibile il nesso causale tra la verniciatura con utilizzo di toluene eseguita dall'Autostrada dei Parchi e comparsa di tale sostanza nell'acqua destinata a uso umano prelevata da questo Sian nei giorni 4 e 5 maggio 2017». Nella stessa relazione si aggiunge: «Il riscontro di toluene in coincidenza dei lavori di verniciatura da parte dell'Autostrada dei Parchi ha confermato la vulnerabilità del sistema idrico del Gran sasso dai rischi dell'Infn (cioè il laboratorio dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, ndr ) e autostrada A24». La società Strada dei Parchi, in una nota diffusa l'altro ieri, ha escluso che i lavori di verniciatura possano aver causato una contaminazione dell'acqua per due considerazioni: le sostanze utilizzate sono quelle autorizzate dalla Asl e in ogni caso i solventi sono in quantità infinitesimale; la falda acquifera è separata dall'autostrada da un spesso strato di catrame al di sotto del quale ci sono dai 30 ai 70 centimetri di cemento armato. La procura però sta indagando a 360 gradi e nell'inchiesta rientrano ovviamente anche il traforo autostradale e il laboratorio di fisica. Gli interrogatori proseguono anche oggi da parte del pool: Greta Aloisi, Stefano Giovagnoni e Davide Rosati, ai quali il procuratore Antonio Guerriero ha affidato le indagini.