CRISI IN COMUNE A TERAMO/ BRUCCHI CHIEDE TEMPO E NON VUOLE ANDARE IN CONSIGLIO COMUNALE, PRIMA VUOLE RISOLVERE I SUOI PROBLEMI IN MAGGIORANZA IN... TRE SETTIMANE. L'ASSISE CI SARA' IL 6 GIUGNO
Il Sindaco Maurizio Brucchi ha chiesto tre settimane di tempo per risolvere i suoi problemi con la maggioranza. Per questa data è quasi convinto di tornare più forte e più determinato di prima in campo e fino a fine mandato. Dei panni sporchi non vuole assolutamente parlare in consiglio comunale fino a che ci sarà un'amministrazione in carica che c'è con i suoi nove assessori.
«Il problema grave sarebbe se fossi indagato. Io sto lavorando per risolvere la crisi. Non si è mai ricordato nemmeno nell'ultimo Sperandio simile alla crisi del Brucchi bis che sia venuto qualche sindaco a riferire in consiglio comunale, quando avrò risolto i miei problemi verro' in consiglio, non subito». E' un Sindaco davvero provato ma anche agguerrito quello che si è presentato stamattina in commissione capigruppo per cercare di far capire che solo una volta che avrà risolto i problemi politici all'interno della sua maggioranza riferirà in aula. Non prima.
Gianguido D'Alberto ha ricordato a Brucchi che non ha più una maggioranza politica con soli 15 voti di appoggio. «Per questo siamo contrari ad affrontare la questione alle "calende greche". Basta con questa agonìa e con questo spettacolo indecoroso».
«Parlate di spettacolo indecoroso - replica Brucchi - e allora il Bim senza contare che per una poltrona da vice presidente in Provincia tra un po' vi ammazzate». E D'Alberto ha incalzato: «Subito consiglio immediato, noi non ci stiamo a conservare le vostre poltrone».
Fabio Berardini ha sollecitato il Sindaco a stringere sui dissidenti per capire se stanno o meno nella sua maggioranza perchè non si puo' andare avanti in questo modo: «le esigenze della città sono altre».
«Io vorrei sapere - ha detto ad un certo punto Brucchi - quante volte la Raggi è andata a riferire in consiglio dei suoi problemi politici».
Angelo Puglia ha ricordato che il passaggio in consiglio è fondamentale per andare avanti mentre Alessia De Paulis è uscita più volte in difesa del Sindaco spiegando che una giunta c'è attualmente ed è a nove ed è in carica. Quindi si puo' andare avanti ed amministrare.
«Verremo travolti tutti se andassimo a casa adesso - ha detto ancora Brucchi in commissione - io sono impegnato chiedo di fissare un consiglio tra tre settimane, per il 6 giugno...questa per me è la data giusta non prima dove parlero' della situazione politica, questa è la mia apertura. Che io vado a casa adesso non conviene a nessuno...».
Paola Cardelli ha parlato di obbligo morale sulla questione.
Brucchi ha proposto e fatto mettere a verbale al presidente Milton Di Sabatino come da regolamento che il consiglio comunale venga fissato per il 6 giugno. E detta parola per parola cosa scrivere nel verbale.
«In quella data riferirò la situazione politica come sarà. Punto», chiude Brucchi.
Il Pd aveva chiesto il consiglio per il 18 maggio la maggioranza ha deciso il 6 giugno, ha votato per la data proposta dal Sindaco anche Raimondo Micheli: «Per 15 giorni non ci vedo nulla di male, come farà la Giunta sono problemi suoi. Non cambia nulla qualche giorno in più». La Lista Civica ha votato contro la data del 18 maggio proposta dal Pd.