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Si mobilitano i commercianti in vista di una possibile manifestazione contro il comune dopo la scoperta del nuovo cronoprogramma per i lavori sul corso che prevede una ipotetica conclusione per i primi giorni del mese di dicembre. La prossima settimana sarà organizzato un incontro alla presenza del Sindaco per capire cosa fare, questa settimana la riunione è saltata perchè il primo cittadino è atteso a Memmingen (la partenza è prevista per giovedì con rientro a lavoro lunedi) per il consueto appuntamento con la Fischertag (la festa del pesce). Sul piede di guerra Confcommercio e Confesercenti. «La situazione è davvero preoccupante - dichiara Dario Sfoglia- diversi negozi hanno chiuso in questi mesi e a settembre altri due esercenti hanno annunciato che dopo le ferie non riapriranno». La situazione è davvero nera evidenzia Antonio Topitti: «A giugno e prima settimana del mese di luglio 2016, io ho registrato il 50% di meno di incasso dell'anno precedente, quest'anno invece il 60% di meno. In prospettiva se è vero che i lavori finiranno a novembre/dicembre, a Natale sarà un fallimento. A Teramo non viene più nessuno, il sabato per esempio che era una delle giornate migliori è diventata una delle giornate peggiori, tutto qusto perchè c'è disaffezione a venire a Teramo. A parte gli sfollati, il centro storico è disabitato perchè si è spostato al mare da quest'inverno e manca poi tutto quell'afflusso che veniva prima, quando a giugno arrivavano persone dalla costa, ora con il corso in questo stato non viene un cane da fuori. Economicamente stò sotto zero e così stiamo tutti. Con questi lavori, il Comune ha demolito una usanza storica: lo struscio».   Intanto i commercianti hanno dato mandato ad operare all'avvocato Gianni Fragassi che sta raccogliendo le firme per poi chiedere a ditta e comune il risarcimento dei danni per quanto arrecato ai loro negozi a causa dei due anni (ad ottobre) di lavori dei quali non si conosce ancora la conclusione certa.