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Si torna a parlare della diatriba tra Acs, Riccitelli e Comune di Teramo con i consiglieri: Maurizio Verna, Francesca Di Timoteo e Italo Ferrante componenti del Cda della Società Riccitelli. «Ci siamo sentiti in obbligo di chiedere ai dirigenti di questo comune di toglierci alcuni punti interrogativi onde evitare eventuali contensiosi dopo l'aggiudicazione della gestione del teatro comunale ad Acs. Abbiamo avuto la sensazione che il Comune volesse togliersi un peso sulla gestione e che andava bene anche il primo che passava - ha detto Maurizio Verna in conferenza stampa - se si vuole puntare alla cultura bisogna stare attenti anche a questi affidamenti. Nella documentazione rilasciata al comune e affrontati nel corso di Cda della Riccitelli si sono sollevati una serie di dubbi sulle loro competenze. Sembra che nel 2015, l'Acs si sia attribuita una serie di punti e di riconoscimenti tutti da verificare - dice Verna - come il ruolo all'interno del circuito regionale, quale unico circuito con carattere multidisciplinare, con l'ideazione del festival Interferenze e nel teatro con il Maria Caniglia di Sulmona. L'Acs ha poi sono dichiarat0 di aver svolto 244 spettacoli nel 2015, 266 nel 2016. Tutti i documenti erano in autocertificazione ed ora il comune dopo la nostra pec sta verificando la loro veridicità». Per vedere se quanto dichiarato risponde al vero sono state chieste tutte le verifiche agli uffici comunali. «Il parere dell'assessore alla cultura in merito a questa problematica - viene sollecitato dalla Di Timoteo - solo nell'interesse comune e di un bene comune. Lunedi 24 si parlerà anche della gestione del teatro nella commissione di garanzia e controllo». La Riccitelli ha deciso di non partecipare al bando a causa dei costi troppo alti della gestione dello stabile. Italo Ferrante spera invece che la questione si risolva nel migliore dei modi per tutti. In conferenza è intervenuto anche il Sindaco prima di partire per Roma: «Mi domando come mai l'Acs abbia deciso di partecipare ad un bando che loro dicono essere stato fatto male - dice Brucchi -  cosa questa di cattivo gusto. Qui nessuno è protagonista unico della stagione teramana. Le 25 giornate gratuite, poi, il comune le sceglie in maniera unilaterale tramite un confronto con il gestore e non esiste che le attività le si facciano dopo aprile come sostiene l'Acs. Occorre trovare una soluzione salomonica.  Io garantiro' tutte le attività alle associazioni culturali», conclude il primo cittadino. L'INTERVISTA A VERNA