
L’assoluta incapacità dell’Amministrazione Brucchi si evidenzia, ancora una volta, nel disastro relativo alla gestione del teatro comunale. Assistiamo infatti, da diversi mesi, ad una serie di comunicati e contro comunicati provenienti dai 3 principali attori della vicenda: ACS, Comune di Teramo e Società Primo Riccitelli.
Come noto l'Associazione A.C.S. Abruzzo Circuito Spettacolo (dopo che l’Ufficio contratti ha provveduto alla verifica, con esito positivo, delle autodichiarazioni rese in sede di gara come affermato nella determina n°264 del 02/03/2017) è risultata aggiudicataria definitiva del bando per la gestione del Teatro comunale. Pertanto l’Associazione è legittimata ad utilizzare la sala per la propria stagione teatrale, dovendo solamente riservare delle giornate gratuite al Comune di Teramo per “attività istituzionali”.
Solamente dopo l’aggiudicazione definitiva il Sindaco Brucchi si è svegliato dal torpore e si è accorto che, proprio grazie al bando predisposto dai suoi stessi uffici, rimarrebbe completamente esclusa la stagione teatrale della Società Riccitelli.
A questo punto la lampadina del Sindaco si è illuminata ed ha pensato bene, per salvare capra e cavoli, di poter utilizzare le giornate a disposizione dell’Ente per consentire alla Società Riccitelli di svolgere ugualmente la propria stagione teatrale, violando palesemente la ratio del bando di gara. Infatti il Sindaco, infatti, non ha considerato che la stagione teatrale della Riccitelli non solo non è considerabile come “attività istituzionale dell’Ente” ma, altresì, svolge una funzione concorrenziale rispetto a quella dell’ACS sotto il profilo economico.
Il Gestore, infatti, che sopporta dei costi per la gestione del teatro, deve necessariamente porre in essere delle attività per coprire i suddetti costi. Da qui la considerazione logica che l’Ente comunale non può imporre nel teatro delle attività che siano palesemente e pesantemente concorrenziali, sotto il profilo economico, rispetto a quelle svolte dal Gestore.
Il Sindaco Brucchi, al posto di lanciarsi in mirabolanti dichiarazioni a mezzo stampa, dovrebbe fare il mea culpa ed ammettere l’errata formulazione del bando di gara a causa del quale questa vicenda sfocerà molto probabilmente in Tribunale, danneggiando non solo le Società culturali ma tutta la Città di Teramo.
Fabio Berardini Movimento 5 Stelle